Facebook, Twitter e tutti i social media sono infestati di proclami: «Oggi parlo qui» (ed è la parrocchia del quartiere), «Domani presento il mio libro» (ed è stampato a spese dell’autore), «Fra un’ora sono in tv» (ed è una tv di condominio).
Ho letto per intero (non mi ricordo se era scritto proprio cosi) questo passo in un post di Giovanna Cosenza sul suo blog D I S . A M B . I G U A N D O, un blog che seguo con assiduità. La cosa mi ha fatto riflettere, perchè ero arrivato alla conclusione che questa caratteristica del ” Proclama” era esclusiva del Facebook delle nostre latitudini, specie quello vivo, attivo e ridondante (account che non sono account, gruppi che non sono gruppi e fake in quantità industriale) che ruota attorno al territorio di Bagheria (circa 90.000 residenti con una presenza su Facebook, stimata con gli strumenti adv messi a disposizione, di circa 18.500 persone che rappresenta una bella percentuale sul totale).
E’ l’unico modo di essere social? dire quello che si fà, dove si va e dove si andrà è la base su cui si sono mosse tutte le strategie che ruotano attorno a quella che oggi sembra essere la parola magica SoLoMo (Social Local Mobile)? Sono più che richieste le vostre riflessioni
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