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I Promessi sposi – 5

Creato il 12 marzo 2016 da Albix

 I Promessi sposi – 5

SCENA QUINTA

 (Renzo, Lucia e il barista)

(Una Birreria o Pub di stile moderno ma con l’arredamento in legno rustico. Al centro, ma in fondo, il bancone di mescita e dietro al bancone una tenda celerà la porta che conduce alla cucina personale del barista. Sul davanti alcuni tavoli con banchi in legno. Ai lati i tavoli si fanno più piccoli, sempre in legno ma con sgabellini per due/quattro persone.

A destra del pubblico, come al solito, la porta che immette in scena. A sinistra, invece, una porta più piccola, con la scritta “ W.C.”

Renzo e Lucia son seduti in un tavolino sulla sinistra. Renzo è vestito come nell’atto primo e occupa il seggiolino di fronte al pubblico. Anche Lucia è vestita come nell’atto precedente, ma è seduta di spalle. Sul tavolino ci sono due boccali grandi di birra, di cui uno pieno a metà e, davanti a Lucia, una tazza da thè con piattino.)

Renzo

Quindi tu sapevi tutto?

Lucia (assentendo con il capo)

Sì.

Renzo (un poco alterato)

E non mi hai detto mai niente?

Lucia (in tono mesto)

Sai, per paura che tu facessi uno sproposito. Avrai notato come io abbia insistito con te, ultimamente, per accelerare la data delle nozze. Magari avrai anche pensato che ero una sfacciata…………

..

Renzo (battendo un pugno sul tavolo)

Ah, birbone di un Don Rodrigo. Ma stavolta pagherà per tutte, pagherà! E si che lo faccio lo sproposito…….

Lucia (posandogli una mano sul pugno che giace su tavolo, in tono supplichevole)

No, Renzo, ti prego! Non farlo, in nome del nostro amore….

Renzo (in tono di rimprovero)

E chi altri sapeva?

Lucia

Mia madre. Mia madre e il buon Fra Cristoforo al quale gli confidai tutto nel segreto del Confessionale e che mi ha promesso di interessarsene…….

Renzo (in tono di scherno e di minaccia)

Hai ben visto anche tu quali risultati abbia prodotto il suo interessamento. Ma lo so io che ci vuole con certa gentaglia, dato che non c’è più giustizia per noi poveri……….

Lucia (c.s.)

Ti prego, Renzo, non  parlare  così, perché io non sto tranquilla……..

Renzo

Già! E a me tu non ci pensi? Come vuoi che io stia tranquillo, quando mi sento lo zimbello della situazione? E perché? Perché lui ha i  soldi crede di potermi sottomettere al suo volere?

Lucia (in tono di affettuoso rimprovero)

Ma tu hai il mio amore! Non dubitarne! Sappi che nemmeno cento Don Rodrigo, mille volte  più ricchi e potenti potrebbero scalfire il mio amore per te!!!

Renzo (prendendole la mano e con intensità)

Se tu mi ami davvero, io so cosa fare, per fregare tutti quanti, Don Rodrigo, Don Abbondio, Metallari e compagnia cantante!

Lucia (titubante)

Parla allora………..

Renzo

-   Andiamocene a vivere insieme. La casa è pronta, i mobili sono arrivati,   gli allacci di acqua e luce me li hanno promessi a giorni …se non dubiti del mio amore, com’io non dubito del tuo, cosa aspettiamo???

Lucia ( rattristandosi)

Renzo, Dio sa quanto io ti ami e quanto ti desideri (…..pausa) …..con tutta l’anima e con tutto il corpo io ti desidero, mio Renzo (arrossisce) ma proprio a causa di questo mio profondo e sincero sentimento che io voglio coronare il mio amore nella maniera giusta, con le giuste regole………..

Renzo (impulsivamente)

Se è il pezzo di carta che vuoi, potremmo benissimo sposarci in Comune……

Lucia (singhiozzando)

No, Renzo! Tu non hai capito niente! Sposarcsi in Chiesa, davanti a Dio, non è un pezzo di carta! Come puoi aver pensato una cosa del genere? (si alza e scappa via)

Renzo (tentando vanamente di trattenerla)

Lucia, aspetta! Cerca di capire……(e poi rimettendosi a sedere, in tono sconfortato)

Oh, al diavolo tutti quanti!

5. continua…


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