E’ uno sport malato, che appassiona, non c’e’ che dire, ma resta tale, malato dalla testa ai piedi.
Ma cerchiamo di andare con ordine.
Ieri si e’ consumato il XV esonero d’allenatore di Serie A di calcio, da inizio campionato. 15 e’ un numero esorbitante, ma in Italia pare una prassi consolidata, appena si perdono 2/3 partite di fila e’ crisi, con i Presidenti che per tenere buoni tifosi e magari anche qualche azionista preferiscono mettere in soffitta l’allenatore colpevole dei risultati e provare con un cambiamento di rotta.
Certo qui a Napoli si e’ avuta una dimostrazione di quanto questa scelta possa essere giusta, passando dal soporifero ma onesto Donadoni, alla furia sportiva Mazzarri, che con gli stessi giocatori ha ottenuto risultati completamente diversi. Ma come ha detto molte volte un “espertissimo” di turn-over allenatori, il Presidente del Palermo Zamparini, non e’ una scelta che premia il piu’ delle volte.
E se premia sul campo ottenendo qualche risultato positivo, sicuramente non premia il portafogli, dovendo mettere sul libro paga due contratti non da poco, perche’ sia chiaro, solo Reja continua a dare le dimissioni, tutto il resto della categoria attende a casa felicemente stipendiata la fine del contratto, a meno di “ricche” sorprese.
Certo c’e’ poi la Roma, che ha deciso di perseguire una strada, e nonostante una settimana sia stellare e l’altra da incubo, per ora regge sulla linea Luis Enrique, anche se forse, a volte, sembra un po’ esasperata la ricerca obbligatoria di un tipo di gioco, a volte ci si deve anche adattare all’avversario.
Passiamo poi al capitolo arbitri. Poverini, bisogna sempre ringraziarli per cio’ che fanno, deve essere una specie di volontariato, ma se non ci fossero loro nessuno potrebbe giocare… ma detto cio’ un po’ di umilta’ anche da parte loro non guasterebbe, copiando qualcosa dal rugby, e magari convincendo le alte sfere che forse un aiutino tecnologico potrebbe essere utile, si ridurrebbero errori banali, dando la certezza di alcune cose, sgombrando la piazza da inutili polemiche e dubbi amletici.
Poi ci sono le Societa‘ che lamentano questo o quel torto arbitrale, che lamentano una ingiustizia per quel fuorigioco dato o non dato, per quel gol fatto o meno, che si dichiarano offese, quelle che sbottano che non si puo’ andare avanti cosi’, tutte pero’ ad alimentare solo polemiche e farsi la guerra a colpi di dichiarazioni. Dell’ultima ora anche il dossier preparato dalla Juventus con tutti i torti arbitrali subiti, ma per onesta’ intellettuale ci saranno anche i vantaggi ottenuti? e via alle classifiche avulse, le classifiche che tengono conto dei torti arbitrali, dei gol fantasma, dei fuorigioco fischiati ingiustamente, come se poi un gol dato o meno in un determinato momento non altera tutto il decorso di una partita.
Una volta si diceva che a fine Campionato tutto si compensava, ma forse oramai e’ un concetto vecchio, troppo piu’ importanti e fondamentali le scommesse e le aule di processi in cui si valutano pressioni e non.
L’altro lato della stessa medaglia sono i giocatori, questi bambini viziati che non fanno nulla per aiutare l’arbitro e nulla per rispettare la parola sport, mercenari di prima classe che si voltano con una facilita’ estrema, non appena il proprio allenatore ha dimenticato l’allarme in agenda che gli suggeriva di mandare il messaggio giornaliero con su scritto: TUTTO DIPENDE DA TE! e peccato che debba inviarlo a tutti i 30 esemplari della rosa, non si sa mai che qualcuno non si senta coccolato a dovere. Tutti ad alzare le mani per reclamare un fallo, tutti a dire non ho fatto nulla, manco sapessero che ogni partita e’ analizzata al microscopio e che quindi la figuraccia su un’affermazione e’ dietro l’angolo. Ieri lo “zingaro” Ibra (di cui sto leggendo l’autobiografia, molto interessante) ha mandato a quel paese in diretta una giornalista con tanto di lancio di laccetto per capelli, rea di avergli fatto una domanda scomoda, oh poverino!
E veniamo poi ai tifosi, una razza a se, una razza priva di cervello, e devo dire che ho molti amici che fanno parte della categoria, che pur di andare “contro” o dimostrare “teoremi” strani perdono lucidita’ e oggettivita’ a favore di una presa di posizione istintiva a difesa della propria squadra.
Gente che prima della vittoria della propria squadra commenta quanto abbia rubato quello o quell’altro, che giudica l’andamento di una partita per episodi, senza nemmeno averla vista tutta, insomma tifosi e basta, ma sono in questo baraccone i piu’ innocenti.
Quelli che, permette un pensiero poetico?
http://www.youtube.com/watch?v=HityKzAHXUA
Massi