Avete presenti i Puffi, “gli strani ometti blu alti su per giù due mele e poco più”?
Nati in un libro francese del 1958, sono poi diventati degli eroi televisivi e poi cinematografici che hanno divertito generazioni di bambini.
Invece noi anime semplici non abbiamo capito un bel niente di loro. Fortuna che ci ha pensato il sociologo francese (ah, i sociologi!) Antoine Buéno a spiegarci come stanno veramente le cose nel suo libro Le petit livre bleu. Essai sur les schtroumpfs appena uscito in Francia.
I Puffi non sono affatto delle creaturine tenere e buone. No. Secondo il dottor Buéno sono razzisti, antisemiti e sono parte di “un’utopia totalitaria intrisa di stalinismo e di nazismo”. Perbacco! E non si ferma qui. Il Grande Puffo è un dittatore e il loro nemico Gargamella è una reminiscenza
delle caricature dell’epoca nazista. Niente di meno. Infine, la striscia originale che si chiamava “I Puffi neri” era razzista poiché vi si raccontava
che quando si ammalavano diventavano neri e perdevano “ogni traccia di intelligenza”.
Capito come siamo stati sprovveduti fin qui?