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I quaranta urlanti

Da Diciannovemarzo
I Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano rispettivamente tra il 40º e il 50º parallelo e tra il 50° e il 60° parallelo dell'emisfero meridionale (fonte Wikipedia).
Questa è la definizione che ho trovato sulla onniscente enciclopedia on-line ma, alla voce quindici urlanti, la stessa onniscente non sa dare risposte......ma stavolta a questo posso ovviare con il mio sapere (!).
I quindici urlanti altro non sono che gli invitati al sesto compleanno del mostro grande.
Poco prima dell'arrivo dei quindici si presenta a casa un'ignara animatrice dalla faccia gentile e dall'aspetto pacato che inizia a preparare palloncini, addobbi, teatrino e giochi vari che restano in ordine appena quanche minuto.
Alle 17:00 in punto, si riversa in casa l'orda urlante  e, come disse una volta la tata, "assisto ad una scena allucinante".
I genitori sono paralizzati sui divani, la povera animatrice riesce per qualche minuto a dominare la folla proponendo trucchi di magia ed un teatrino con pupazzi ma, dopo appena trenta minuti, i primi mostri scappano in giardino, restano solo i più miti ed il festeggiato (solo perchè non aveva modo di fuggire).
Dopo altri trenta minuti, con l'arrivo delle patatine e delle bibite, la folla si scompone in modo caotico.
Dopo questa prima pausa la "povera" cerca di ripendere il controllo della folla e devo dire che ci riesce usando un trucco niente male ..... fischietto da arbitro nelle orecchie.
La folla è sedotta da palloncini e tatuaggi fino all'arrivo dei mangerecci......nuova ordata famelica.....questa volta con la partecipazione dei genitori.....un delirio collettivo.
La "povera" ormai non ha più nessun potere sulla folla, l'unico bimbo a restare calmo ha solo qualche mese e sta in braccio alla sua mamma, dal suo fischietto esce solo un sibilo ed il suo sguardo spento non dice niente di buono, infatti, dopo l'apertura dei regali e il taglio della torta,  con una tecnica già vista al capitano Kirk di Enterprise, si teletrasporta fuori, via, lontano dagli urlanti (sigh!).
La serata è stata lunga ma, sotto le macerie di un soggiorno ridotto a brandelli, ho trovato il mostro più grande di un anno e con un sorriso a 360 gradi,  si avvicina e mi dice "una festa bellissima papà ..... ti sei divertito ?" ed io "si amore .... ma sarei stato più contento se tu fossi nato il 29 di febbraio".

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