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I registi di Venezia 71: Barry Levinson

Creato il 28 agosto 2014 da Nicola933
di Valentina De Brasi I registi di Venezia 71: Barry Levinson - 28 agosto 2014

Di Valentina De Brasi. E’ iniziata ieri (27 agosto) la 71esima edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica a Venezia. Ogni giorno, fino alla conclusione della manifestazione, Giornale Apollo proporrà un approfondimento su uno dei registi in concorso o fuori concorso. In questo articolo vi presentiamo Barry Levinson.

Levinson nasce il 6 settembre del 1942 a Baltimora, in Maryland, da una famiglia russa di origini ebraiche. Dopo aver studiato a Washington, si trasferisce a Los Angeles, città in cui inizia la sua carriera di attore e regista.

Il debutto dietro la macchina da presa avviene nel 1982 con la commedia A cena con gli amici; il successo arriva, però, cinque anni più tardi grazie a Good Morning, Vietnam, pellicola che dà inizio alla sua collaborazione con Robin Williams, il quale viene nominato come migliore attore protagonista agli Oscar del 1988.

L’anno successivo arriva il premio Oscar come miglior regista per Rain Man – L’uomo della pioggia, drammatico film che racconta le vicende di due fratelli, Raymond (Dustin Hoffman) e Charlie (Tom Cruise):  il primo, affetto da una grave forma di autismo, eredita la fortuna del padre, rivelando, così, la sua esistenza al secondogenito. Il film, oltre all’Oscar per la miglior regia, ha ottenuto anche quello per il miglior film, il migliore attore protagonista e la migliore sceneggiatura originale.

Dustin Hoffman () e Tom Cruise (Charlie) in una scena del film

Dustin Hoffman (Raymond) e Tom Cruise (Charlie) in una scena del film “Rain Man – L’uomo della pioggia”

Il regista americano torna a dirigere Robin Williams nel 1992 in Toys – Giocattoli, candidato agli Oscar per la migliore scenografia e per i migliori costumi, mentre nel 1997 è di nuovo protagonista di una sua opera Dustin Hoffman, affiancato da Robert De Niro, nella commedia nera Sesso & Potere. Nel 1999 esce Liberty Heights, pellicola semi-autobiografica in cui Levinson racconta le vicende di una famiglia ebraica degli anni ’50.

Locandina de

Locandina de “L’uomo dell’anno” (2006)

Il primo film che il regista ci presenta nel nuovo millennio è del 2001, Bandits, con Bruce Willis, Billy Bob Thornton e Cate Blanchett; del 2004 è, invece, la commedia con Ben Stiller e Jack Black L’invidia del mio migliore amico. Ritroviamo nuovamente Robin Williams in un’altra commedia, del 2006, L’uomo dell’anno, in cui l’attore da poco scomparso interpreta Tom Dobbs, un popolare conduttore televiso che, su richiesta dei fan, si candida alla presidenza degli Stati Uniti. Nel 2008 esce nelle sale Disastro ad Hollywood, film satirico che racconta il mondo di Hollywood visto dagli occhi di un produttore cinematografico, interpretato da Robert De Niro; la pellicola ha chiuso il Festival di Cannes del 2008 ed è stata presentata al Sundance Film Festival nello stesso anno.

Nel 2009 Levinson dirige il domuntario PoliWood e nel 2010 il film TV You Don’t Know Jack – Il dottor morte, vincitore di un Golden Globe e di due Emmy Awards. Ritorna alla regia cinematografica nel 2010 con il fantascientifico The Bay, presentato al Toronto International Film Festival.

Al Pacino () e Greta Gerwig () in una still del film

Al Pacino e Greta Gerwig in una still tratta dal film “The Humbling”

L’ultima opera del regista di Baltimora è The Humbling, con Al Pacino, Greta Gerwing e Dianne Wiest, presentato in questi giorni fuori concorso a Venezia. Tratto dall’omonimo romanzo di Philip Roth, esso racconta la vicenda di Simon Axler, noto attore di teatro che cade in depressione e tenta il suicidio a causa dell’improvvisa perdita del dono della recitazione. Per tentare di superare questo stato depressivo, Simon inizia una relazione con una donna omossesuale molto pià giovane di lui, relazione che scombussolerà le loro vite, grazie al ritorno di alcune persone appartenenti al loro passato.

Qui il programma di Venezia 71.


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