Di Silvia Chierzi. In questi giorni si svolge la 71esima edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica a Venezia. Ogni giorno, fino alla conclusione della manifestazione, Giornale Apollo proporrà un approfondimento su uno dei registi in concorso. In questo articolo vi presentiamo Lars Von Trier.
Lars Trier (conosciuto con lo pseudonimo Lars VON Trier) nasce a Copenaghen il 30 aprile 1956, è un personaggio controverso del cinema moderno e un vero factotum: è regista, sceneggiatore, attore, direttore della fotografia e montatore danese. Von Trier è famoso per le sue innumerevoli fobie, per i suoi attacchi alla stampa e per i suoi atteggiamenti anticonformisti, inoltre è famoso per aver creato il movimento Dogma 95 con l’amico Thomas Vinterberg. È considerato uno degli autori cinematografici più innovativi ed influenti del cinema contemporaneo.
Von Trier si divide da subito tra cinema e televisione, creando molti spot pubblicitari. Nel 1988 gira per la televisione Danese, il film Medea, opera incompiuta di Carl Theodor Dreyer, suo maestro spirituale.
Il successo televisivo arriva nel 1994 con The Kingdom – Il Regno, narra una storia a metà tra la commedia e l’horror con protagonista Ernst-Hugo Järegård. La miniserie raggiunge molto successo e tre anni Von Trier firma il seguito The Kingdom 2 che riprende fedelmente la storia interrotta.
Nel 1977 gira i suoi primi cortometraggi: Orchidégartneren (Il giardiniere delle orchidee) e Menthe – la bienheureuse (Menthe – la ragazza felice). Il suo primo successo cinematografico arriva nel 1984 con il film, l’elemento del crimine (Forbrydelsens element), scritto dall’amico Tom Elling e Niels Vørsel. Il film è un insuccesso in patria, ma all’estero, al contrario, vince numerosi premi tra cui Il miglior contributo tecnico al Festival di Cannes.
Nel 1992 fonda, assieme al produttore Peter Aalbæk Jensen, la casa di produzione cinematografica Zentropa. Nel 2000 ottiene gran successo con il film Dancer in the Dark, interpretato dalla cantante islandese Björk. Il film è un musical sui generis ed è considerato uno dei primi ad usare la tecnica di ripresa completamente digitale.Il grande successo mondiale permette al regista, nel 2003, di ingaggiare la star di Hollywood Nicole Kidman, per il ruolo da protagonista in Dogville. Dogville è l’inizio di una trilogia che ha come tema centrale gli Stati Uniti d’America, denominata “America: terra dell’opportunità“. Il secondo capitolo, Manderlay, vede come protagonista, al posto della Kidman, Bryce Dallas Howard. Prima di finire la trilogia, Von Trier si dedica al film aziendale Il grande capo, per poi concludere con Washington.
Nel 2009 realizza l’horror gotico Antichrist, definito “un capolavoro delirante” dalla rivista CIAK. L’idea iniziale del film è ispirata dal libro L’anticristo del filosofo Friedrich Nietzsche. La protagonista femminile è l’attrice Charlotte Gainsbourg, che vince a Cannes il premio per la miglior interpretazione, assegnato due anni dopo a Kirsten Dunst per il suo ruolo nell’apocalittico Melancholia, vincitore di tre European Film Awards: miglior film europeo dell’anno, miglior fotografia e migliore scenografia.
Il 25 dicembre 2013 esce a Copenaghen, in anteprima assoluta, Nymphomaniac, dove ritroviamo Charlotte Gainsbourg come protagonista della pellicola. La Gainsbourg interpreta Joe, una ninfomane che racconta la sua storia al vecchio professore universitario Seligman, interpretato dall’attore svedese Stellan Skarsgard. Von Trier gira due versioni di questo film, una soft e una hardcore, utilizzando attori hard come controfigure degli attori principali.Lunedì primo settembre 2014 presenterà Nymphomaniac vol I e II director’s cut, alla 71 mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Von Trier è un regista innovativo che non smette di stupire, una perla nel panorama del cinema moderno.
Qui il programma di Venezia 71.