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I rompipalle

Creato il 11 giugno 2010 da Astonvilla
I ROMPIPALLE
Una persona a me cara dice sempre che "il nostro carattere e' il nostro destino" concetto che tutto sommato,pur con qualche distinguo,mi trova concorde.
Per quanto mi riguarda dedicando la mia attivita' professionale al contatto col prossimo nel privato ho messo tutta una serie di paletti e di regole MIE a cui mi attengo scrupolosamente nella scelta delle persone da frequentare.
Il tutto comunque ruota attorno a un concetto; fuori dai coglioni gli scassaminchie e quelli che non hanno nulla da dire.
Di conseguenza nella mia vita extraprofessionale,che e' davvero poca in questi chiari di luna,evito come la peste queste due categorie massicciamente presenti fra i frequentatori della nostra amata Cuba.
Il momento critico e' l'aeroporto e il volo conseguente.
Se non ci si organizza un minimo si rischia di ciucciarsi un vecchio rimbambito e un "sotutto" che stara' zitto solo se gli si assestera' una bella gomitata nel setto nasale.
C'e' poi anche il fatto che sono un discreto ascoltatore,cosa oramai rara,e quando becco uno di questi faccio poi fatica a scrollarmelo dagli zibidei.
Negli anni,e dopo aver condiviso interi viaggi con gente che mi ha passeggiato sui testicoli coi tacchi a spillo per ore,ho sviluppato una serie di tecniche per togliermeli di torno.
Intanto c'e' il linguaggio del corpo,se uno gira in aeroporto con ipod e auricolare gia' e' un deterrente per tenere alla larga questa gente,spesso per fare buon peso aggiungo occhiali da sole....
Sto' per conto mio,mi accampo lontano da vecchi rimbambiti e giovani segaioli,poca o nessuna confidenza,alla larghissima da quei capannelli di latin lover che fanno comunella raccontandosi le loro avventure e facendo a gare a chi ne capisce di piu' e spende di meno.
Alla larga dalle cubane che una volta mollato il marito iniziano la trasformazione da sante a mignottoni da combattimento.
Alla larga dalla gente dei villaggi...no anche in vacanza,la mia,no!
Quindi in aeroporto in qualche modo la scampo.
Il problema e' il posto in aereo.
Se ti ritrovi accanto uno di questi sei fritto....
Comincia a parlarti di dove va a Cuba,da quanti anni ci va',della sua donna,dell'abuela della sua donna,di come era Cuba e come e'...eccc....
Spesso la salvezza e' il pranzo,dopodiche' o mi metto a leggere ma potrebbe non essere sufficente,oppure cerco di dormire,difficile da fare nel viaggio di andata quando si vola di giorno.
Non bisogna lasciare tempi morti o questi ci si infilano ricominciando a parlare rintronandoti di cazzate.
Gente pedante,pesante e tutto sommato triste da cui stare alla larghissima.

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