1963. Wyoming, stato americano rurale e conservatore. Ambiguità sessuale. Accettazione del proprio io. Giocata nel western, ma non quel western di Leone. Il primo rappporto sessuale dei due protagonisti arriva nel primo quarto d'ora ed è una scena intensissima, carne, mente e spirito e tanta emozione. Una sessualità sofferta, scoperta in quell'istante e catartica, liberatoria. Ho sentito l'amore nascere e ho avuto un brivido. Ho sentito tutta l'ansia della ricerca di Shakespear. Ho sentito l'immortalità. Una fotogenia che distrugge il lato emotivo umano giocata nei primissimi piani dei bravissimi Heath Ledger e Jack Gyllenhaal. Una camicia insanguinata e una cartolina sbiadita che riproduce l'immagine di una montagna, quella montagna, dove nacque quel sentimento, appesa sull'anta interna dell'armadio chiude questa catena di batticuori struggenti. E poi un liberatorio sussurro, trattenendo il pianto, "Jack, lo giuro...". E poi scendono le lacrime che trattieni durante il film per non appannare la vista di queste bellissime scene. Desideri soffocati, sentimenti repressi per vent'anni. L'America perbenista che uccide la realtà se non è bella e consona. Ennis, infatti, si sposa e ha dei figli con Alma, e pure Jack si accasa con la ricca Lureen. Ennis non vorrà mai uscire allo scoperto, Jack cerca di compensare la solitudine facendo ricorso alla prostituzione maschile oltre il confine messicano. Il suo essere è strappato e tenta di ricucirlo. Ma più gli anni passano più la vita trasversale, quella che serve da copertura vacilla e non funziona. Ma Ennis non si lascia andare, non accetta, preferisce coprire e la sua durezza lo salverà, mentre Jack perirà: muore in uno strano incidente. Ennis legge tra le righe e si sente convinto che il suo amico sia stato ucciso perché gay. In Tv sono state censurate tutte le scene di amore tra i due, mentre quelle eterosessuali sebbene più cruente ed esplicite no. Buon anno cari amici lettori.
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1963. Wyoming, stato americano rurale e conservatore. Ambiguità sessuale. Accettazione del proprio io. Giocata nel western, ma non quel western di Leone. Il primo rappporto sessuale dei due protagonisti arriva nel primo quarto d'ora ed è una scena intensissima, carne, mente e spirito e tanta emozione. Una sessualità sofferta, scoperta in quell'istante e catartica, liberatoria. Ho sentito l'amore nascere e ho avuto un brivido. Ho sentito tutta l'ansia della ricerca di Shakespear. Ho sentito l'immortalità. Una fotogenia che distrugge il lato emotivo umano giocata nei primissimi piani dei bravissimi Heath Ledger e Jack Gyllenhaal. Una camicia insanguinata e una cartolina sbiadita che riproduce l'immagine di una montagna, quella montagna, dove nacque quel sentimento, appesa sull'anta interna dell'armadio chiude questa catena di batticuori struggenti. E poi un liberatorio sussurro, trattenendo il pianto, "Jack, lo giuro...". E poi scendono le lacrime che trattieni durante il film per non appannare la vista di queste bellissime scene. Desideri soffocati, sentimenti repressi per vent'anni. L'America perbenista che uccide la realtà se non è bella e consona. Ennis, infatti, si sposa e ha dei figli con Alma, e pure Jack si accasa con la ricca Lureen. Ennis non vorrà mai uscire allo scoperto, Jack cerca di compensare la solitudine facendo ricorso alla prostituzione maschile oltre il confine messicano. Il suo essere è strappato e tenta di ricucirlo. Ma più gli anni passano più la vita trasversale, quella che serve da copertura vacilla e non funziona. Ma Ennis non si lascia andare, non accetta, preferisce coprire e la sua durezza lo salverà, mentre Jack perirà: muore in uno strano incidente. Ennis legge tra le righe e si sente convinto che il suo amico sia stato ucciso perché gay. In Tv sono state censurate tutte le scene di amore tra i due, mentre quelle eterosessuali sebbene più cruente ed esplicite no. Buon anno cari amici lettori.
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