I segreti di facebook

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Tutti si fanno i fatti di tutti, cazzo metti “mi piace”
anche se scrivo che ho vinto una gara di rutti?
Sappi che io non sono un numero tra i tuoi contatti, che tra me e te non c’è l’energia che si genera di solito tra due contatti.
Mi aggiungi? Quindi così mi dici che non siamo amici ma
una somma di addendi?
Come faccio a sapere chi sei se metti un primopiano dei denti?
Sfogli le mie foto e lasci commenti? Non sapevo che
tu fossi Vittorio Sgarbi!
In strada mi squadri, mi guardi. Non assomiglio all’immagine profilo, allora puoi evitarmi.
-Sono l’amico dell’amico, ricordi?
No, come hai fatto a trovarmi? Sei dei servizi segreti o ti
diverti a pedinarmi?
Non ringraziarmi, è stato qualcun’altro a ricordarmi che oggi fai gli anni.
Hai da dirmi qualcosa o hai solo due tette da mostrarmi?
Non voglio sapere che hobby hai e quante lingue parli, dato che io e
te non ci siamo mai parlati.
Imbrattiamo l’inglese con termini inventati,
diciamo “postati, laikati, scerati, linkati, taggati…” e abbiamo
la sindrome della Fenech: ci piace essere spiati.

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