I selfie di gruppo contribuiscono a diffondere i pidocchi? JustNews.it Il portale delle news
I social network sono ormai invasi dai cosiddetti selfie, ossia fotografie che le persone si scattano da sole, usando una fotocamera o uno smartphone, e che poi pubblicano su Instagram, Facebook e Twitter per collezionare “Mi piace” e commenti. Sempre più diffusi tra i giovani di tutto il mondo sono i selfie di gruppo, in cui ragazzi e ragazzi si (auto)fotografano, stando molto vicini tra loro in modo tale da entrare nell’inquadratura. Nello specifico, sono le teste delle persone a dover stare attaccate, e sarebbe proprio questo dettaglio ad avere un risvolto che, seppur curioso, non sarebbe da trascurare.
Secondo quanto sostiene Marcy McQuillan del Nitless Noggings, scattare selfie di gruppo favorirebbe la trasmissione dei pidocchi da una testa all’altra e sarebbe una delle cause principali della diffusione di questi piccoli parassiti tra gli adolescenti americani. Ma sarà vero? Alcuni esperti, tra cui Richard Pollack dell’Harvard School of Public Health di Boston, sono scettici e ritengono che il tempo di uno scatto sarebbe troppo breve per permettere ai pidocchi di passare da una testa all’altra.
Di certo, per prevenire la diffusione della pediculosi, ossia l’infestazione causata dai pidocchi, che in Italia colpisce un milione e 400mila ragazzi con meno di 18 anni, è fondamentale non condividere oggetti personali tra cui spazzole, peluche non lavabili, sciarpe e cappelli, come consigliato dal Ministero della Salute.
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