Monostatus, un necromante con parecchi secoli sul groppone, si risveglia al giorno d'oggi, nei sotterranei di una normalissima scuola italiana. E' vecchio, incartapecorito, e affamato. Il suo cibo è fortunatamente la carne di bambino. Ne fa incetta, fa una vera strage. Salva giusto tre ragazzini (perché sazio), che poi subiranno traumi tremendi da questa esperienza, e una fotografa free-lance capitata lì per documentare la strage. Passano gli anni, 12, e il mondo, o meglio l'Italia, è in preda a un collasso pressoché inarrestabile. La causa è ovviamente Monostatus, che usa la sua magia per soddisfare i propri interessi e il proprio appetito. Lui riesce a creare breccia nel continuum spazio-temporale. Il futuro si mischia col passato. I comuni mortali a stento percepiscono la distorsione, e il loro comportamento ne è distorto, tanto che l'intero paese è fagocitato da strani fenomeni ingovernabili. Ciò attrae l'attenzione di altri necromanti (ovviamente) che si erano... inseriti silenziosamente nello status quo, godendo dei suoi pregi e difetti, senza alcun desiderio di mutare tutto ai propri capricci. Ne scocca una sorta di scontro... a cui Monostatus si era preparato con un esercito di automi necrotici, e che gli altri tre avevano sottovalutato. Ma lo stesso Monostatus finisce per sottovalutare qualcosa... ovvero i tre ragazzini superstiti, e quella fotografa, che una volta cresciuti, gli daranno gatte da pelare non indifferenti.
Bello il mix tra attualità italiana e fantasia. Interessante la giustificazione occulta alle lordure che stanno accadendo ai giorni nostri, e che Forlani ci dice peggioreranno nei giorni futuri. Geniale la creazione di sovvenzioni statali quali l'A.R.I.A. (per chi non trova lavoro dopo lo studio), e dello STU.PRO, ovvero un contratto di lavoro STUdentesco a PROgetto. C'è da riflettere parecchio su queste cose perché, necromanzia a parte, non è che la realtà sia poi tanto distante da quanto narrato. I racconti in appendice, spacciati per allegati al reportage di Clara, appaiono una forzatura all'insieme. Ovviamente i racconti sono comunque incentrati sull'argomento dei Senza-Tempo, ma difficilmente il lettore può convincersi che siano parte di un reportage giornalistico. Piacevoli i due racconti di altri autori, questi di fantascienza vera, per fortuna. Di Tonani ho già assaggiato altri lavori brevi, e lo ritengo una penna interessante della fantascienza moderna. Di Migliori non sapevo nulla, e ho apprezzato.