di Ciuenlai
Non state a sentire i Tg, non leggete i giornali. Le analisi sul voto sono completamente e volutamente sballate per raccontare una verità virtualeche indirizza verso una lettura piacevole per i due Pd con o senza L.
Ci hanno detto da un minuto dopo la chiusura delle urne che :
a) I partiti tradizionali ed in particolare il Pd erano resuscitati;
b) i movimenti, i civici ed in particolare il 5 stelle si avviano velocemente a ritornare nell’anonimato;
c) il Governo di Letta ha superato l’esame “finestra”.
Balle!
1) Il distacco dai partiti è enormemente aumentato. Prendiamo Roma. Tra astensioni, grillini e liste civiche varie, ha votato per le forze politiche tradizionali un elettore su tre (alle politiche era uno su due). E negli altri capoluoghi e centri sopra i 15 mila abitanti è anche peggio. Non solo le civiche sono aumentate, ma sono anche diventate competitive. In un terzo dei comuni non capoluogo sopra i 15 mila abitanti vincono o portano il loro candidato al ballottaggio. Di più ogni coalizione “istituzionale” (Centrosinistra, Centrodestra, Centristi), per resistere all’ondata del “votamolo strano”, si è riempita di liste civiche, che nella maggioranza dei casi non sono quelle legate al candidato sindaco. E non è inusuale che raccolgano più voti delle liste di partito;
2) Questa cosa è dimostrata anche dai risultati dei due Pd. Il Pdl, salvo rari casi, praticamente, a livello locale, non esiste più. Ma se Atene piange Sparta non ride. I risultati del Pd sono negativi, in diversi casi catastrofici. Primo i democratici nell’85% dei casi vanno sotto il risultato delle precedenti comunali. E ci sono diverse situazioni che parlano di meno 10, 15 e anche 20 %. Secondo, sono sotto il 20% nel 55% dei comuni con risultati ad una cifra nel 17% dei centri dove si è votato. E il fenomeno riguarda quasi tutto il territorio nazionale ad eccezione del Veneto e della Lombardia dove, qua e là, ci sono segnali di ripresa del Pd. Ma, nonostante la nuda e cruda verità dei dati, continuate a sentire commenti che dicono che il Pd ha vinto. No! Ha perso meno del Pdl, come alle elezioni politiche, ma ha continuato a perdere.
3) La fuga dal voto vale come un cartellino giallo, una ammonizione ad un Governo che non piace e che la grande maggioranza degli italiani spera che non duri.