I sistemi di valutazione

E' da diverso tempo che volevo commentare una notizia apparsa qualche settimana fa sulla stampa, relativa ai risultati di una ricerca condotta dall'osservatorio Manageriale di Manager Italia (Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del terziario) sviluppato in collaborazione con OD&M Consulting.
Una parte dell'indagine riguardava i trend occupazionali e le capacità/caratteristiche, oggi, maggiormente richieste per soddisfare le richieste delle aziende. Non é però questa parte dell'indagine che voglio commentare, quanto quella relativa alla constatazione che, ancora oggi, molte aziende, specie nella PMI, non adottano sistemi di valutazione per giudicare il rendimento dei dirigenti, non potendo in tal modo legare realisticamente la parte variabile della retribuzione a oggettivi sistemi di valutazione.
Questo dato lascia veramente perplessi poiché dimostra come una significativa percentuale di imprenditori, evidentemente, non ha la minima idea di cosa significhi gestire un'organizzazione motivante. Facevo notare, ormai tre anni fa, nel mio e-book Capi non si nasce , questo esempio; non aver in azienda un oggettivo sistema di valutazione é come andare in uno stadio per vedere le gare di atletica e rendersi conto non esiste alcun sistema di misura. Non ci sono asticelle che segnano i risultati del salto in alto, ne i cerchi concentrici per il lancio del peso o del giavellotto, ne sono segnati i 100, 400 ed 800 metri.
Come si fa, in una situazione del genere ad identificare i campioni, a determinare chi vince le gare e a dare i premi? E' la stessa cosa in azienda; le ditte senza sistemi di valutazione si comportano di solito in due modi: non premiano nessuno o danno piccoli riconoscimenti a tutti, indipendentemente dalle prestazioni.

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