Inizialmente visti con molto sospetto, Facebook, Twitter e Google+, col tempo han fatto talmente tanta strada, da diventare i siti più cliccati e gettonati del mondo intero.
Tutti li giudicano, ne parlano male, ma, stranamente, milioni e milioni di persone ne fanno uso. Chi per condividere la propria attività, il proprio blog o sito, chi per condividere le proprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie paure, per fare nuove conoscenze o alla ricerca, nei casi più disperati, di una eventuale anima gemella.
I social, tanto amati e tanto odiati, diventano così la nostra pagina informativa, basta pensare alle notizie in diretta postati su Twitter, diventano il nostro diario personale, dietro ai link di Facebook, sono spesso racchiuse lettere d’amore dirette al proprio partner, sono il nostro album fotografico, sono molte le fotografie di artisti pubblicate su Google+.
Un odio-amore talmente grande che ci porta a collegarli tra di loro, così che lo stesso post che mettiamo su uno, viene pubblicato, automaticamente nell’altro.
Siamo coinvolti in una catena, quasi senza rendercene conti, di comunicazione frivola che vuole essere seria e viceversa e come una droga, non riusciamo a farne a meno.
Tutto ciò, nonostante ci si renda conto che ogni giorno che passa stanno diventando siti fasulli, in cui notizie vere si mescolano a grandi prese per i fondelli, in cui il sano divertimento di una volta, si sta trasformando in gioco da Casinò…
Cosa sono oggi i social?
Cosa vogliamo veramente dai social?
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