I sogni segreti di Walter Mitty

Creato il 19 dicembre 2013 da Frankezze

Ho capito che era il momento di uscire di casa quando un tweet di Mia Farrow che svelava il finale di Homeland ha rovinato le aspettative che avevo per i prossimi due anni. L’invito all’anteprima di questo film è arrivato al momento giusto. Walter Mitty è uno che si perde nei suoi pensieri invece di affrontare il mondo e le cose spiacevoli della sua vita. E i pensieri in cui si perde, sono pensieri cinematografici. (Ehi, proprio come Veltroni!) Litiga con il suo capo e immagina di iniziare un combattimento saltando come un supereroe nelle strade di New York. Si innamora e immagina di essere nel film “Benjamin Button”, sempre più vecchio e più piccolo, ma felice. Finché uno di questi pensieri, di questi sogni, non lo riporta nel mondo. Il film ha qualche sbavatura ma è un film divertente e originale. Se Walter Mitty è come uno spettatore al cinema, è facile riconoscersi. E se Walter Mitty siamo noi, il cinema, ci avvicina o ci allontana dalle cose del mondo? Naturalmente anch’io mi perdo in pensieri cinematografici. Spesso sono pensieri pessimisti. Altre volte, sadici. (Esempio n.1: mia figlia ha l’influenza, io devo andare a lavorare. Com’è come non è, l’unico che può prendersi cura di lei è Gianroberto Casaleggio. Vedendomi un po’ preoccupato, si porta dietro Vito Crimi. Adesso sono molto più tranquillo. Io quando Vito Crimi divenne capogruppo al Senato, tutti i film che vedevo pensavo a lui. Che ne so, vedevo James Bond saltare dagli elicotteri in fiamme, sopravvivere a esplosioni e sparatorie, pensavo “Sì, ok. Ma cosa farebbe Vito Crimi al posto suo?”. È stato un periodo difficile). Poi il film l’ho visto doppiato e ai film doppiati nel mio voto finale tolgo sempre un punto, come quando misuri la febbre ai bambini che se gliela misuri dal sedere devi togliere sempre mezzo grado per avere la temperatura esatta. Naturalmente vale anche per gli adulti, ma quale adulto sceglie di misurarsi la febbre così? A meno che, naturalmente, non debba misurarla contro la sua volontà. (Esempio n.2. Gianroberto Casaleggio proprio non vuole misurarsi la febbre. Com’è come non è, sono io l’incaricato. Si divincola. Sono costretto a legarlo. Siccome lo vedo un po’ preoccupato gliela faccio misurare da Vito Crimi. Adesso è molto più tranquillo. Alla fine viene fuori che non aveva neanche la febbre).

L'articolo I sogni segreti di Walter Mitty è ovviamente opera di Frankezze.


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