I soldi per le missioni ci sono, approvato il decreto legge sulle missioni di guerra all’estero.

Creato il 04 agosto 2011 da Tnepd

Quando il padrone comanda non c’è opposizione che tenga, tutti a correre compatti a votare sì.

Questo il risultato sulla Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107 del rifinanziamento delle missioni militari di guerra all’estero:

Gruppo Favorevoli (Maggioranza) Contrari (Minoranza) Astenuti Assenti In missione

Futuro e Libertà 20 0 0 4 1

Gruppo Misto 7 1 2 12 3

Italia dei valori 0 21 0 1 0

Lega Nord Padania 50 0 0 5 4

Partito Democratico 170 0 9 26 1

Popolo della Libertà 195 0 1 21 9

Popolo e Territorio (già In. Resp.) 21 0 2 6 0

Unione di Centro 30 0 1 5 0

Totali 493 22 15 80 18

Alla fine anche quelli che sono sempre stati dalla parte dei deboli (Radicali e Ex-Comunisti) hanno avuto la convenienza di votare a favore (a parte la Bonino che guarda caso era in missione) di un decreto che sancisce che l’Italia è parte di quel gruppo di paesi guerrafondai. I vari aggettivi (umanitario, pace, libertà, povertà, sanità) che spesso vengono appiccicati alle diverse missioni sono solo fumo sugli occhi per i ben pensanti, ma nella realtà oltre a portare guerre, disastri, distruzioni e massacri in terre lontane, dalle quali non abbiamo mai avuto interferenze, il settore industriale e manifatturiero dell’industria della guerra italiana lavora a pieno regime incamerando commesse milionarie, sulle quali nessuno può mettervi il naso.

Come si può vedere dalla tabella: 493 favorevoli su 22 contrari.


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