Postammo tempo fa sulla nostra pagina Facebook la foto dello scaffale della Newton Compton che presto avrebbe invaso supermercati e librerie. Oggi, mentre mi facevo allegramente i fatti miei alla ricerca di un tramezzino, sono entrata alla Coop e me lo sono trovato davanti, ancora intonso (probabilmente messo oggi).
Li ho sfogliati (mannaggia a me), li ho toccati e grazie al cielo non li ho annusati perché la polvere di carta che lasciano addosso si disperde nell’aria e non avevo voglia di diventare prematuramente cocainomane.
L’elenco dei testi:
- Jane Austen, Lay Susan
- Edgar Allan Poe, Racconti del terrore
- Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche
- Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby
- William Shakespeare, Amleto
- Irène Némirovsky, Il ballo
- Luccio Anneo Seneca, L’arte di essere felici
- Sigmund Freud, Il sogno e la sua interpretazione
- Sun Tzu, L’arte della guerra
- Marcello Simoni, I sotterranei della cattedrale
- Andrea Frediani, Il tiranno di Roma
- Lisa Jane Smith, Il diario del vampiro. Il risveglio
Siccome non mi piace parlare a vanvera, ho investito 3 euro del mio pranzo di domani in tre titoli, quelli che mi ispiravano di più.
Ho preso “Racconti del terrore” di E.A. Poe (scelta scontata), “Il grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald e “L’arte della guerra” di Sun Tzu. L’impressione generale è e rimarrà negativa: nonostante il prezzo davvero stracciato e l’apprezzabilità della mossa commerciale (ci avviciniamo alla primavera e bisogna cercare di acchiappare quella fascia di non lettori da anni denominata CAPRE IGNORANTI che non hanno mai letto un libro e quale maniera migliore di darglielo a meno di un euro? In fondo non esistevano già i famosi 1000£?), la qualità dei libri è pessima. Pare evidente che sì, indubbiamente avvicinerà i lettori ai classici, ma preferivo quando davano a 50 centesimi gli ebook, iniziativa che doveva iniziare la gente al digitale.
Ok, i testi sono ritradotti e non li ho ancora letti, ma parliamo di librettini di massimo 130 pagine, di qualità non bassa, di più e si tratta di opere di pubblico dominio. Roba che potete scaricare gratis da internet. Libri che hanno autori morti da tempo (e che non pecepiscono alcun diritto) o di cui i diritti sono detenuti (non sto qui a raccontarvi la storia di Lisa Jane Smith, diamo per scontato che la conoscete). Quindi non c’è nemmeno da stupirsi sulla scelta dei titoli che in ogni modo ho trovato apprezzabile.
Le copertine sono piacevoli: sono abbastanza uniformate nella scelta grafica (pur differenziando negli stili) e i font leggibili.
Una cosa che comunque salta all’occhio, a parte la ridotta quantità di pagine per rimanere nel pocket tipografico, con interlinea meno che singola, rientro prima riga minimale e font Times New Roman 10, è la qualità oggettiva in sé del libro. Non stiamo a cantarcela, fanno schifo. La carta sembra la carta igienica grigia e lascia giù una quantità incredibile di polvere. Provate a leggerli a letto e vedete come vi ritrovate le lenzuola al mattino. O meglio, fan del profumo della carta, odorate profondamente le pagine di questi tascabili: vi garantisco esperienze dell’altro mondo. Un po’ come sniffare il gesso.