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I tanti problemi del basket Europeo

Creato il 13 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

La firma di ieri sera che ha portato Greg Brunner alla Bennet Cantù (qui la news con le dichiarazioni) è solamente l’ultima di una lunga serie di notizie che lasciano un po’ perplessi sull’attuale stato del basket europeo, o meglio, sullo stato del basketmercato europeo. I contratti stanno perdendo sempre più la loro valenza tanto che ne vengono firmati e rescissi in grande quantità ogni giorno, anche con tantissimi periodi di prova oppure di una durata talmente piccola (a volte anche alcune settimane o un mese) che i tifosi non fanno quasi nemmeno a tempo ad accorgersi che un giocatore è arrivato, che è già stato rilasciato.

Molti giocatori cambiano anche tre-quattro squadre in un anno, giocando una manciata di partite in Italia, un’altra in Russia, poi in Francia e via via nel resto d’Europa, spesso anche contro una squadra per la quale avevano giocato solamente qualche giorno prima.
Il mercato aperto praticamente sempre, se si escludono i playoff, più che un bene si sta rivelando un danno per tutti: i giocatori vengono tesserati e scartati anche dopo pochissime partite, tanto c’è sempre la possibilità di prendere qualcun’altro, questo significa un esborso di risorse che le società fanno sempre maggiore fatica a rispettare (l’ultimo caso è quello della Sutor Montegranaro a cui serve 1 milione di euro per poter chiudere la stagione attuale, ma si potrebbero citare tra le ultime solo in Italia anche Caserta e Avellino). Le porte girevoli poi non consentono agli allenatori di trovare una chimica e agli stessi giocatori di ambientarsi nella nuova realtà.

I tanti problemi del basket Europeo
Oltre ai campionati, così, vengono “influenzate” anche le coppe, il patrimonio attuale più grande del basket Europeo: basta pensare al caso Demond Mallet (solo l’ultimo cronologicamente parlando) passato dallo Spirou Charleroi (già eliminato in Eurolega) al Maccabi Tel Aviv (che concorreva per il primo posto), due squadre che giocavano all’interno dello stesso girone di Eurolega e che quindi ha “falsato” per forza di cose alcune gare disputate!

Per ora le alte sfere dell’Europa non stanno toccando questo argomento che dovrà, però, prima o poi essere trattato per non rischiare di rovinare la naturalezza del gioco e per non far disinnamorare ancora di più i tifosi.


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