I ♥ Telefilm "Halloween Edition": 666 Park Avenue
Creato il 20 ottobre 2012 da Mik_94
Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima..Non ci sarebbe frase altrettanto significativa ed essenziale per descrivere brevemente il fascino ed il mistero del telefilm che ho deciso di presentarvi oggi. A testa alta, ha fatto il suo ingresso nei palinsesti americani tra rinnovi e serie amatissime. Piano, ma con la spregiudicata sicurezza che contraddistingue i grandi. D'altronde, non poteva essere che così, con patinati scenari e con un fornito cast che si avvale di due cattivi di eccezione. I più amati ed odiati dal pubblico del piccolo schermo. Non hanno corna aguzze e una coda che sbuca da un mantello un po' attempato, ma sorrisi gelidi ed uno sguardo che ribolle di segreti e bugie. Coppia affiatata nella vita, con un cognome sempre presente in cima agli eventi mondani più lussuosi, i coniugi Doran sono la quintessenza della classe newyorchese.Ricchi, affascinanti e spietati, hanno armadi straripanti di abiti Armani, un esercito di laboriosi dipendenti ai loro ordini e due occhi di ghiaccio. Gli occhi belli, espressivi e sempre brillanti di una luce ambigua del Locke di Lost e della Wilhelmina Slater che, per quattro serie, era stata il tormento della simpaticissima Ugly Betty. Terry O'Quinn e Vanessa Williams. Maghi nelle pubbliche relazioni, hanno la fama di filantropi e mecenati, braccati da arrampicatori sociali che pendono continuamente dalle loro labbra e da signore dell'East Side che se li contendono per l'ultima asta di beneficenza o per averli accanto durante una serata all'opera. Tra i tanti che cercano di entrare nelle loro grazie, due giovani sognatori, che hanno ancora la forza di lottare per i loro sogni e due bei visi che bucano lo schermo: Jane (interpretata dalla splendida Rachael Taylor) ed Henry (Dave Annable). Gli unici che riescono ad entrare al Drake con un ambito ruolo di manager tra le mani. Accomunati dalla stessa passione per l'architettura, vedono quel lussuoso condominio come il tempio che consacrerà il loro amore e che darà loro l'indipendenza necessaria per sposarsi e,un giorno non lontano, per mettere su una rumorosa e felice famiglia. Non sanno ancora di aver stretto un patto con il diavolo e che, chi mette piede al Drake, è destinato a non lasciarlo più. Loro gli apparterranno per sempre. Ben presto, impareranno a loro spese che non è tutto oro quel che luccica. L'affranta Olivia Doran è dilaniata da un triste fardello che custodisce da più di dieci anni, il commediografo Brian ha attenzioni verso una donna che non è la sua dolce mogliettina, una scrittrice di necrologi è tormentata dai personaggi dei suoi romanzati articoli che sembrano prendere vita, il sottoscala trema dei sussurri di una bambina infelice. Le pareti hanno occhi ed orecchie, i muri bisbigliano. E Jane, tormentata da vivide visioni di morte, può sentirli. Parlano del passato di quell'antico condominio, del misterioso dragone raffigurato sulle piastrelle scheggiate della cantina, di una porta che è stata chiusa per sempre nel cemento, di ascensori per l'inferno.Questi sono alcuni dei succulenti ingredienti che i produttori di Gossip Girl e The Vampire Diaries ci hanno servito nei primi tre episodi di 666 Park Avenue. Champagne, caviale e ostriche.Mistero, sangue, dramma, amore. Personalmente, mi conquistato immediatamente. Tra pilot un po' lenti a decollare e ritorni non proprio memorabili, mi è apparso come una pungente ventata di aria fresca. Così perfetto per Halloween, così tipicamente autunnale, con la prevalenza di colori caldi e lunghi primi piani sui rami adunchi e nodosi che circondano come un ventaglio l'edificio. Tratto dall'omonimo romanzo di Gabriella Pierce (qui), ha abbandonato quell'aria da soprannaturale chick lit che sembrava lasciar presagire la versione cartacea e ha assunto le sembianze di un maturo noir e di un'arcana ghost story. Pur essendo prodotto dalla ABC (nota per le sue serie da “bollino verde”) e avendo uno spirito molto giovanile, il telefilm – senza violenza e ricorsi al gore – sorprende, mette ansia e inquieta. E' un modo di fare horror semplice ed edulcorato, che fa della sua vaghezza e della particolarità con cui la telecamera sfiora gli attori e sbuca dalle ombre il suo personalissimo pentacolo. Non ha gli eccessi (e la voglia di stupire) di American Horror Story, ma ha una sua dignità. Con umiltà e brillantezza, omaggia Hitchcock e King; con inventiva, sembra voler far rivivere sul piccolo schermo le scene cult di Shining, Gli uccelli, Psycho, La finestra sul cortile, Cose preziose, Amtyville Horror. Potrebbe sembrarlo, ma a mio avviso non è la solita, ritrita storia su una delle tante case infestate che sorgono come funghi sul suolo americano. Mi piace. E' un volto dell'urban fantasy che non avevo mai preso in considerazione: meno acerbo, meno adolescenziale, ma altrettanto sexy e dark. Un volto che, forse, non può piacere a tutti. Gli ascolti, infatti, non sono direttamente proporzionali al mio entusiasmo. Addirittura al di sotto di quelli di Pan Am e Amiche Nemiche (entrambi cancellati prima di un degno finale di stagione), lo affiggono con un fato incerto.E' mai possibile che quelle che reputo le serie più interessanti si scontrino tanto violentemente con le preferenze degli spettatori americani? Life Unexpected, Ugly Betty e Ringer ne sono tristi esempi :-( Voi, credetemi sulla parola e concedetegli una chance. Penso che non ve ne pentirete! Disimpegnato, malizioso e gotico, invita lo spettatore ad affacciarsi alla balaustra di quel vortice di scale che scendono sempre più giù, sempre più in profondità, sempre più nel buio. Attendo, curioso, i vostri pareri.Le classiche porte cigolanti, le tipiche bambole di porcellana dagli occhi spalancati, le porte che diventano portali sull'aldilà e le bambine spettrali che appaiono e scompaiono nei corridoi e nei vostri incubi possono non rappresentare un'innovazione, ma certamente segnano un gradito ritorno!
Approfittando di questo post lampo, vi abbraccio tutti e, come avevo avuto già modo di anticiparvi, a malincuore, vi dico che il blog si prenderà una settimana di pausa dal 21 al 28 Ottobre.
Non mi hanno tenuto lontano le vacanze estive, ma, pur in un periodo un po' strano, il vostro Mr. Ink prende il volo! Non mi aspetta un tormentato viaggio dantesco degno degli inferi di 666 Park Avenue, ma una settimana all'insegna di sangria, paella, Dalì e Picasso nella splendida Barcellona.
Con me, i miei compagni di classe, tutti emozionatissimi per questa prima, vera gita da quando, quasi cinque anni fa, ci incontrammo sulla soglia del nostro liceo.. Come passa il tempo :') Nel frattempo, vi auguro sette giorni di intense letture, e di divertirvi tanto quanto farò io durante questa breve assenza.
Al mio ritorno, tante foto, nuove recensioni, i risultati del contest su Dark Heaven e un articolo sul Kobo Touch, un prezioso compagno di viaggio che mi assicurerà di portarmi dietro tanti libri per un peso piccolo piccolo.
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