Si parla molto dell’inquinamento atmosferico, che oramai ha raggiunto livelli record nelle grosse città e che si insinua fino ai piccoli borghi di periferia per effetto naturale del vento.
Ma abbiamo mai pensato all’inquinamento presente anche dentro le nostre case?
Per maggiore chiarezza, è importante distinguere un inquinamento dell’aria “esterno” (aria atmosferica) e un inquinamento dell’aria “interno” (l’aria di casa, dell’ambiente di lavoro e tutti i luoghi chiusi nei quali viviamo). È confermato ormai da qualche anno, anche dai risultati ottenuti dagli studi più recenti conclusi negli Stati Uniti e in Europa, che il tempo che trascorriamo all’aria aperta è solamente il 12% della nostra giornata e solo un altro 4% lo utilizziamo per i nostri spostamenti. Trascorriamo quindi l’80% del nostro tempo in ambiente chiuso (60% in casa e il 20% circa tra ufficio, negozi, ecc.). Ciò significa respirare più a lungo l’aria di casa nostra e l’aria di ambienti chiusi. Oltre alla concentrazione di inquinanti dell’aria “indoor”, un ruolo fondamentale lo gioca dunque il tempo di esposizione di ognuno di noi a questi inquinanti.
INQUINAMENTO ESTERNO O ATMOSFERICO
Smog: mistura di fumo (smoke) e di nebbia (fog); formazione colloidale costituita da particelle organiche, gas e umidità. Lo smog si forma in presenza di scarichi industriali gassosi, da caldaie di condomini, polvere e nebbia (per lo più nei periodi invernali, quando si assiste a un’alterazione dello scambio gassoso verticale per la formazione di uno strato di aria fredda in prossimità del suolo). Contiene un’elevata concentrazione di SO2, CO e CO2, che può in certi casi rivelarsi estremamente nocivo, soprattutto nei soggetti con disturbi respiratori, come la bronchite cronica.
I fumi di scarico degli autoveicoli: soprattutto quelli non catalizzati e motori Diesel, alimentati con oli pesanti, sono molto dannosi.
INQUINAMENTO INTERNO (CASA, UFFICIO, ECC)
Composti organici volatili: attraverso i misuratori di inquinanti posti all’interno delle case, all’interno dei negozi, uffici, scuole, ecc., si è evidenziato che la concentrazione e la varietà degli stessi sono molto elevati. “Benzene”, “Esano”, “Tricloroetilene”, “Toluene”, ecc., sono diffusi nell’aria di casa in seguito all’uso di vernici, colori, detergenti, smacchiatori ed altri prodotti dei più svariati che usiamo tra le pareti domestiche o sono diffusi nell’aria da materiali che sono parti costituenti della nostra abitazione.
Particolato Pm2,5: I valori rivelati delle polveri sottili all’interno delle abitazioni sono molto elevati.
Ossido di carbonio, Biossido di azoto: Anche questi inquinanti si trovano con molta frequenza.
Fumo di tabacco: sospensione di materiale particellare nell’atmosfera emesso come risultato della combustione. Nel fumo di tabacco si trovano almeno 4000 sostanze: si tratta di un aerosol che contiene sia materiali particolati che gas, molti dei quali nocivi per la salute umana (ossido di carbonio, ossidi di azoto, ammoniaca, idrocarburi volatili, nitrosamine, cianuro, nitrìle, acetaldeide, formaldeide, acroleina). Il particolato, consistente in particelle di catrame e di nicotina del diametro di 0,1 micron, presente nel fumo inalato direttamente dalla sigaretta, contiene idrocarburi aromatici cancerogeni (nitrosamíne, amine aromatiche, benzopirene) e sostanze radioattive come il polonio.
Il fumo di tabacco passivo o ambientale: seppure in proporzioni e in quantità diverse, contiene tutte queste sostanze nocive che si ritrovano nel fumo attivo ed è per ciò nocivo, specialmente per i bambini e gli anziani.
La polvere di casa: In elevata concentrazione può risultare irritante come qualsiasi polvere. I maggiori allergeni nella polvere di casa sono derivati dagli acari, in particolare glicoproteine di peso molecolare 24000 che si ritrovano per il 95% nelle feci, che hanno un diametro simile a un grano di polline di cereali. Nella polvere possono essere presenti anche dei derivati epidermici di animali domestici e pollini che possono essere irritanti e allergizzanti e piccoli da penetrare nelle vie respiratorie fino agli alveoli. Nella polvere si ritrovano quasi sempre virus, batteri, funghi anch’essi in grado di penetrare fino agli alveoli.
In nostro aiuto arrivano i Terpeni, che agiscono nel trattamento degli ambienti inquinati e delle malattie respiratorie e nervose.
I Terpeni sono dei principi attivi selezionati ed estratti da piante, fiori e resine di Burseracee, Rutacee e Lamiacee e la loro caratteristica è quella di essere completamente vaporizzabili e respirabili, quindi sono più attivi degli oli essenziali comunemente usati e presenti in commercio.
Secondo un trattato del 2005 di Matteo Bevilacqua (Medico Chiururgo specializzato in malattie dell’apparato respiratorio e cardiologia dell’ospedale di padova), i Terpeni intervengono sull’inquinamento ambientale e sul sistema respiratorio e nervoso del nostro organismo; hanno un’azione antinfiammatoria e coadiuvante nell’asma bronchiale, oltre che di prevenzione dell’enfisema polmonare.
Intervengono anche sul nostro sistema nervoso contro l’ansia e depressione ed hanno azione antiossidante, antinfiammatoria e antidemenza, che li rendono promettenti nelle malattie infiammatorie e degenerative del sistema nervoso centrale, quali malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson e sclerosi a placche.
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