Messina distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908.
La regione mediterranea è sismicamente attiva a causa della convergenza verso nord (4-10 mm/anno) della placca africana rispetto a quella euroasiatica. Questa convergenza ha iniziato circa 50 milioni di anni fa ed è stata associata con la chiusura del Mare Teti. Quello che rimane al momento attuale di tale Mare è il Mar Mediterraneo.
I più alti tassi di sismicità nella regione del Mediterraneo sono stati trovati lungo la zona di subduzione greca nel Sud della Grecia, lungo la Faglia del Nord della Turchia e la zona di subduzione calabrese del sud Italia.
Nella regione del Mediterraneo c’è una documentazione scritta, che copre parecchi secoli, ossia la documentazione della sismicità pre-strumentale, che risala a prima del XX secolo. I terremoti storici hanno causato danni diffusi nella Grecia centrale e meridionale, a Cipro, in Sicilia, a Creta, nella regione del Delta del Nilo, nel nord della Libia, lungo la catena montuosa del Nord Africa e nella Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Il terremoto del 1903 di magnitudo 8.2 nell’isola greca di Citera e quello del 1926 di magnitudo 7.8 a Rodi sono i più forti terremoti del Mediterraneo registrati dagli strumenti, entrambi asosciati a zone di subduzione tettonica. Tra il 1939 e il 1999 una serie di devastanti terremoti di magnitudo superiore a 7 si propagagarono verso ovest lungo la Zona della Faglia Nord della Turchia iniziando con il terremoto del 1939 di magnitudo 7.8. Il terremoto a Erzincan sull’estremità orientale della Linea della Faglia del Nord Turchia. Il terremoto del 1999 di magnitudo 7.6 avvenuto a Izmit, che si trova all’estremità ovest della faglia, ha colpito una delle aree urbane più densamente popolate e industrializzate, con più di 17 000 persone.
Sebbene i tassi di sismicità siano relativamente bassi lungo il margine settentrionale del continente africano, i grandi terremoti distruttivi sono stati registrati e riportati dal Marocco nel Mediterraneo occidentale, nel Mar Morto nel Mediterraneo orientale. Il terremoto del 1980 di magnitudo 7.3 a El Asnam è stato uno dei più grandi e distruttivi terremoti in Africa nel XX secolo.
I grandi terremoti in tutta la regione del Mediterraneo sono stati anche noti per la produzione di tsunami significativi e pericolosi. Uno dei terremoti più importanti terremoti storici all’interno della regione è quello di Lisbona dell’1 novembre 1755, la cui magnitudo fu stmata da dati non strumentali intorno a 8. Si pensa che questo terrmoto sia avvenuto dentro o vicino la Faglia delle Azzorre-Gibilterra che definisce il confine tra le placche africana ed euroasiatica a largo della costa occidentale del Marocco e del Portogallo. Il terrmoto è notevole sia per un grande tributo di morti, pari a circa 60 000 persone, e per la formazione di uno tsunami che spazzò la costa portoghese inondando i villaggi costieri e Lisbona stessa.
Un terremoto di magnitudo circa 8 vicino alla Sicilia nel 1693 generò un grande tsunami che distrusse numerose città lungo la costa orientale dell’isola. Il 28 dicembre del 1908 avvenne il terremoto più rovinoso e letale documentato in tutta Europa con una magnitudo pari a 7.2 nella città di Messina. La combinazione di parecchie scosse e uno tsunami locale causarono da circa 60 000 a 120 000 vittime.
Informazioni sul terremoto di Reggio Calabria e Sicilia: http://cronologia.leonardo.it/storia/a1908b.htm
MemoriaStorica- Messina 1908: diario da una città distrutta – http://memoriastorica.wordpress.com/2008/12/04/messina-1908-diario-da-una-citta-distrutta/
Terremoto di Messina dall”Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: http://www.ingv.it/ufficio-stampa/stampa-e-comunicazione/Galleria-immagini/photo_album.2008-07-28.6931473519/photo.2009-04-27.7120231419/view
Terremoti in Pianura Padana ed Emilia Romagna: http://www.ingv.it/primo-piano/comunicazione/2012/05200508/
Sabrina