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I TONI DELL’AMORE (Love is Strange)

Creato il 18 giugno 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

50606Teatrale e lieve. L’omosessualità a New York

Pellicola diretta da Ira Sachs, I toni dell’amore è un drammatico dai toni lievi e che rifiuta il macchiettismo omosessuale. Il risultato è un prodotto che supera gli scetticismi e narra una storia d’amore profonda.

New York. Ben (71 anni) e George (60 anni) si stanno preparando per il loro matrimonio. Dopo aver festeggiato con amici e parenti, i due continuano le proprie vite, ma George, a causa del congiungimento civile, viene licenziato dalla scuola cattolica per cui lavora. Improvvisamente i due amanti si ritrovano senza uno stipendio (Ben è in pensione) e sono costretti ad abbandonare la propria casa.

Il rischio quando si affronta il tema dell’omosessualità e si narra la vicenda di una coppia di fatto (l’amore tra Ben e George resiste da 39 anni) è quello di scivolare nella farsa e nell’esibizione di una serie infinita di gag sottolineate da battute di dubbio gusto. Diversamente Ira Sachs ha la capacità di raccontare il tutto con toni lievi, gentili e pazienti e costruisce una pellicola che vive di momenti di transizione. Difatti I toni dell’amore può apparire come un film dall’andamento lento, quasi “noioso”, ma ciò rivela una cifra stilistica necessaria per poter analizzare in profondità il rapporto tra i due personaggi, che vivono per la prima volta una forzata distanza e la privazione di un tetto sulla testa. Ed è qui che Sachs riesce a dare il meglio di sé, perché è in grado di pesare con la dovuta pazienza e brillantezza il rapporto di Ben e George con gli altri, le difficoltà di comunicazione e di convivenza, i pregiudizi (che a inizio film parevano nulli) e le arrabbiature.

I toni dell’amore è una pellicola che racconta i sentimenti, palpabili e silenziosamente assordanti, di due persone che soffrono lontani l’uno dall’altro, che affrontano le difficoltà, ma non riescono a risolvere i rispettivi problemi. Sachs, nonostante la mancanza di svolte narrative e la malinconia latente, riesce a costruire una vicenda nella quale i pezzi del puzzle sono giustapposti in modo misurato ed è costantemente attraversata da un pathos straziante ed empatico.

Insomma I toni dell’amore, grazie anche alle intense interpretazioni di Alfred Molina e John Lithgow (due attori fantastici, che si prestano a una storia tanto lieve quanto straziante) e a una colonna sonora appena sussurrata e degna accompagnatrice, è un piccolo gioiello nel quale la narrazione ponderata non si rivela un difetto, ma una cifra stilistica di sicuro effetto.

Uscita al cinema: 20 novembre 2014

Voto: ***


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