1.-Motocross: vince alla sua maniera, come sanno fare solo i fuoriclasse. Antonio Cairoli è nuovamente campione del mondo della classe MX1. Il siciliano conquista il suo sesto titolo mondiale (quarto consecutivo), vincendo entrambe le manches del G.P. d`Europa, disputato a Faenza. Emozionante vederlo trionfare proprio davanti al pubblico italiano, che lo ha fatto emozionare con i suoi incitamenti. Al 25enne bastava arrivare davanti al belga Desalle nella prima manche, per assicurarsi aritmeticamente il titolo (manca ancora un G.P alla conclusione). Ma, come detto, non si è accontentato e lo ha fatto alla sua maniera, vincendo gara-1 e gara-2. Ora il belga Everts (10 titoli iridati) è più vicino nella classifica dei pluri-titolati, e, vista la giovane età, potrebbe anche sorpassarlo e rimanere per molti lustri nella storia di questa disciplina. Abbiamo un cannibale dello sport mondiale -assieme a Zoeggeler, Vezzali, Rossi-, ma purtroppo i media italiani non danno il giusto risalto a queste imprese del siculo. Sicuramente, anche se non sarà l`atleta dell`anno 2012, visto che è anno olimpico, Tony salirà sul mio Top Ten azzurro di fine anno. Grazie di tutto, fuoriclasse!
2.-Tennis: non abbiamo più parole per descrivere il doppio Errani/Vinci. Le due azzurre sono le campionesse degli US Open di doppio, grazie alla vittoria sulle ceche Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova per 6-4 6-2. Non accontentarsi è la caratteristica delle campionesse: a New York, Sara e Roberta hanno disputato un torneo strepitoso in singolare, ma non si sono distratte dalla specialità che quest’anno le ha rese ancora più grandi. Hanno centrato così la loro seconda vittoria in uno Slam, dopo quella del Roland Garros, l’ottava di quest’annata inimmaginabile. Un risultato fantastico, che premia la costanza e l’affiatamento di due amiche in campo e fuori. Risultato premiato con il nuovo primato mondiale nel ranking WTA di doppio, che auguriamo mantengano il più a lungo possibile. Torneo strepitoso, come dicevamo, anche nel singolo. Entrambe arrivate sino ai quarti di finale, battendo grandi giocatrici come la Kerber o la Radwanska, per poi incontrarsi in un fratricida scontro diretto, vinto da Saretta. Adesso la romagnola diventa la numero sette del mondo, mentre la tarantina sale fino al posto 15. Il prossimo obiettivo sarà averle entrambe nel top ten WTA. Possibile già dal 2013? Il balletto finale di Sara e Roberta durante la premiazione, è il migliore spot del nostro “made in Italy”, fatto di umiltà, semplicità e grande lavoro. Immense.
3.-Pallanuoto: dopo l`oro della pallavolo juniores, anche i maschietti Under 19 sono campioni del vecchio continente nella pallanuoto. A Canet-en Roussillon (Francia), hanno raggiunto la terza finale consecutiva dopo il successo di Stoccarda 2010 e l’argento a Rijeka 2011. Nella finalissima di questa edizione, gli azzurrini hanno battuto la Serbia 7-6. Bella anche la vittoria in semifinale contro gli spagnoli, decisa ai tiri di rigore dopo una rimonta spettacolare nei tempi regolamentari. Stella della finale Nicholas Presciutti -fratellino di Christian, campione del mondo e vice campione olimpico- con tre gol, di cui un rigore. Per gli azzurrini è la conferma di un cammino di crescita, maturato grazie ad una programmazione sinergica pianificata dala Federnuoto con società e nazionale assoluta per garantire continuità di risultati internazionali ad ogni livello. Complimenti! Ora speriamo nelle azzurrine, impegnate in questo momento in Russia.
4.-Mountain Bike: ai Campionati del Mondo Cross Country di Saalfelden, in Austria, un oro e un bronzo per i colori azzurri. La vittoria della staffetta team relay (Marco Aurelio Fontana, Beltain Schmid, Eva Lechner e Luca Braidot) nella prima giornata dell`evento, è stata una grossa soddisfazione per tutto il team. Strepitosa la volata di Luca Braidot nella manche finale, superando il francese per appena 1 secondo, e registrando il miglior tempo di manche (addirittura meglio degli elite!). Bella anche la prova degli Under23, con il bronzo di Daniele Braidot e ben quattro azzurri nei primi dieci dell’ordine d’arrivo (Luca Braidot quinto, Kerschbaumer settimo e Pettinà decimo). Risultato che dimostra che tra gli Under23 abbiamo una squadra molto forte e questo non può che farci guardare al futuro con fiducia. Purtroppo non sono arrivati metalli dagli elite, con Marco Aurelio Fontana sesto dopo aver accarezzato il podio (forse appagato della medaglia olimpica), e una sfortunatissima Eva Lechner caduta due volte, quando stava lottando per i posti che contano. L`altoatesina si rifarà presto da questa stagione deludente, perchè ha carattere e grinta.
5.-Canoa Slalom: si chiude con due medaglie di bronzo e piazzamenti importanti per gli azzurri, il Campionato Europeo Under23 e Junior andato in scena sulle acque di Solkan, in Slovenia. Clara Giai Pron ha vinto la medaglia di bronzo nel K1 donne con il tempo di 114.86 e un distacco di 1.59 dall’oro della padrona di casa Eva Tercelj. Medaglia di bronzo nel C1 U23 anche per Roberto Colazingari. Il giovane azzurro chiude con il tempo di 112.84, staccato di 1.75 dall’oro vinto dal francese Thibaud Vielliard. Altri importanti piazzamenti per Zeno Ivaldi nel K1 U23, con il quinto posto a poco più di un secondo dal podio e l’ottavo di Giovanni de Gennaro in una finale appesantita da quattro secondi di penalità. Continua la crescita dei nostri slalomisti, in ottica Rio2016.
6.-Paralimpiadi: voglio chiudere con questa riflessione. Ai Giochi Paralimpici di Londra appena conclusi, il Bel Paese è stato protagonista di un`edizione grandiosa. Con le 28 medaglie conquistate (le stesse registrate dal medagliere olimpico il mese scorso, ma vincendo addirittura un oro in più dei normodotati), la delegazione azzurra occupa la posizione numero 13 del medagliere ed è nella top ten europea. Per capire la dimensione di questo successo, basta un semplice confronto: a Pechino 2008 i podi erano stati 18, confinando la nostra nazione al 28° posto. Dunque, il balzo in avanti è stato quindi impressionante. Dieci metalli in più di 4 anni fa (5 ori in più!), con miglioramento di ben 15 scalini nel medagliere. Abbiamo superato nazioni come Francia, Spagna e Canada, che ci stavano davanti a livello paralimpico. E tutto questo con un Comitato Paralimpico (presieduto dal bravo Luca Pancalli) che riceve contributi dal CONI minori a quelli di molte federazioni olimpiche che sono rimaste a secco a Londra. Gli sport che hanno apportato più medaglie sono stati il ciclismo (10), il nuoto (7) e l`atletica (6), quest`ultima che quattro anni fa era tornata addirittura a mani vuote: incredibile! Forse molte delle federazioni dei “normodotati” dovrebbero domandare a Pancalli come ha fatto, da quando è presidente del Cip, per arrivare ad ottenere simili risultati. Ne avrebbero certamente bisogno. Pancalli che, a questo punto, diventerebbe il mio favorito in una virtuale corsa alla poltrona del CONI. I risultati parlano da soli. Per il futuro presidente CONI, l`obiettivo fra 4 anni a Rio de Janeiro sarà ben preciso: migliorare i 17 ori olimpici e paralimpici. Cari amici, alla prossima settimana!
Maurizio Contino
OA | Federico Militello