La mente sattvica è la mente che possiede le qualità del distacco, dell'assenza di desiderio, della imparzialità e della resa a ciò che è.
La qualità sattvica diviene impura se inquinata dalle qualità rajasica e/o tamasica. Solo allora costituisce la causa dell'ignoranza e dell'illusione che è ragione di asservimento dell'uomo. La mente sattvica è unita a caratteri quali saggezza, gioia, pace, fratellanza, fiducia, santità, purezza e senso di unità con tutti.
La mente rajasica è la mente in attività: pianifica per poter agire. Questa mente è spesso in preda ad agitazione. Il suo atteggiamento è quello di creare incessantemente ma anche di distruggere.
La qualità rajasica genera l'illusione dell'esistenza di qualcosa che non esiste, allarga e approfondisce i contatti dei sensi con il mondo esterno, crea gli affetti e gli attaccamenti, e, per mezzo della coppia di spinte piacere-dolore (l'una volta ad ottenere e l'altra volta ad evitare) fa sì che l'individuo si immerga sempre di più nell'attività. L'attività alimenta i mali della passione, rabbia, cupidigia, presunzione, odio, orgoglio: attraverso questi mali ci si incammina, si scivola verso la qualità tamasica.La mente tamasica ha un atteggiamento di inerzia e di buio. Vivere secondo gli istinti è vivere al buio. Il destino dell'essere umano è di essere dotato di coscienza per muoversi dal buio dell'ignoranza (tama) alla luce della conoscenza (sattva).
Il cibo costituisce una delle maggiori fonti di energia fisica e contribuisce alla formazione della linfa, materia prima attraverso la quale tutte le ghiandole producono i rispettivi ormoni.
L'Ayurveda e lo Yoga attribuiscono importanza fondamentale alla linfa e la considerano cibo per il cervello.La scarsità della linfa rende il cervello affaticato e le sue funzioni sono limitate.Una dieta ricca di verdura a foglia verde è indispensabile per la produzione di linfa poiché la clorofilla è un catalizzatore che ne favorisce la formazione.
La linfa dona vitalità e vigore al corpo.
Queste caratteristiche descrivono la parola latina vegetare dalla quale è derivato il termine "vegetariano";
la dieta vegetariana si riferisce al "cibo per gli dei".
Nelle antiche scritture vediche, il corpo è chiamato annamaya kos’a, una parola Sanscrita che significa “fatto di cibo”, a sottolineare lo stretto legame fra cibo, corpo e mente.
Il corpo è considerato infatti il primo livello della mente, quello più materiale e esterno, lo strumento con cui la mente interagisce con il mondo.
Nello Yoga il cibo è classificato in base alle tre forze cosmiche che danno origine alla creazione: Sattva, Raja, e Tama rappresentate dalle divinità Brahma, Vishnu e Shiva. Il cibo Sattvico o senziente è quello in cui prevale la forza sattvica che aiuta l’evoluzione fisica, mentale, e spirituale, e lo sviluppo completo dell’essere umano. Il cibo Rajasico è quello in cui prevale la forza rajasica, la forza dell’attività e del cambiamento, in perenne movimento e agitazione. E il cibo Tamasico o statico è quello in cui prevale la forza tamasica, statica e inerte.
I Cibi Sattvici sono la frutta, la maggior parte dei vegetali, tutti i semi, mandorle, pinoli, noci e così via, i cereali e derivati, latte. Erbe aromatiche e spezie. Questi cibi rendono il corpo armonico e puro, la mente sarà chiara e concentrata, essi contribuiscono a mantenere la salute e la pace mentale e favoriscono lo sviluppo spirituale.I Cibi Rajasici sono il caffè, il tè, la cioccolata, le bevande gassate, le spezie piccanti in grande quantità, alcuni cibi fermentati. Sono cibi che agiscono come stimolanti o creano gas e molto calore nel corpo, portano uno stato d’irrequietezza e agitazione.