Avevo parlato due giorni fa dell’intervento a un meeting dell’Osce sulla sicurezza nel Mediterraneo dell’islamofobo olandese - deputato del partito razzista Pvv (Partito olandese della libertà) – Wim Kortenoeven: che aveva denunciato l’imperialismo della Turchia, ormai in mano ai fondamentalisti islamici che vogliono istituire di nuovo il Califfato. Kortenoeven ha inviato una nuova lettera a Tundra Tabloids, in cui dà conto delle reazioni al suo discorso: silenzio assoluto durante e niente applausi dopo (penso ci sia rimasto male), un’ondata invece di seccato risentimento, la presa di distanza netta e dura dei suoi colleghi di delegazione del partito democratico-cristiano olandese (Cda).
Troppo poco: tutti avrebbero dovuto alzarsi in piedi e accusarlo – uno alla volta – di essere il mandante morale della strage di Oslo. Un trattamento che dovrebbe essere riservato ai mestatori di odio della sua risma: che penso debbano essere isolati e trattati con profondo disprezzo, senza alcuna pietà. A mali estremi…