I turcinelli

Da Titinciccio
Come spesso ripeto ogni regione d'Italia è bella poichè presenta una varietà infinita di prodotti culinari. E durante il periodo natalizio vengono fuori innumerevoli tradizioni, che andrebbero valorizzate e tramandate, ritenendo che esse siano un vero e proprio patrimonio culturale. Tipici della mia zona sono i cosiddetti "Turcinelli " ovvero una sorta di zeppole o pizzette   fritte aromatizzate con la cannella e facoltativamente arricchite con i filetti di alici dissalate , che il giorno della vigilia di Natale sostituiscono il pane in tavola. Ricordo che da bambina era mia nonna intenta nella preparazione, e non ne impastava un chilo o due, ma quasi una decina , che distribuiva in modo equo alle famiglie dei suoi 8 figli, e di certo non mancavano mai dei fagotti da portare a conoscenti vari. Ricordo che mia nonna tirava su le maniche delle maglie, ed iniziava ad impastare accanto al focolare , energicamente, fino a quando l'impasto non risultava elastico. Li lasciava lievitare e poi con una maestria d'altri tempi si dedicava alla fase finale della cottura. Con le mani unte con un pò di olio di oliva , prendeva un pugnetto di pasta ed iniziava ad allargarla, creando un a sorta di ciambella con il buco al centro. Con enorme delicatezza l'adagiava nell'olio ben caldo e con una canna, si avete capito bene , non con forchette o altri attrezzi, ma con una  canna, allargava sempre di più il foro, altrimenti in cottura lievitando scomparirebbe. Dopo averli fatti ben dorare sue due lati li sgocciolava . In antichità quando il dolce non era possibile mangiarlo tutti i giorni, quando si cucinavano ovviamente senza alici, i bambini erano soliti cospargerli con del semplicissimo zucchero semolato. Devo essere onesta, anche io lo faccio, in ricordo di un gesto consueto che ogni anno si ripeteva puntuale . Oggi sono mia madre ed una delle sue sorelle a prepararli , in quantitativi minori, ma che volete....Natale non è Natale se non ci sono in tavola i Turcinelli... E allora con un mare di bei ricordi che sanno di tradizioni e profumano di un passato sempre presente , è ora di mettere le mani in pasto !!!
- Difficoltà : media - Tempo : 4 ore - Costo : € 3 circa 

- INGREDIENTI : 1 Kg di farina tipo "00" 1 cubetto lievito di lievito di birra 1 cucchiaio di sale fino 1 spolverata abbondante di cannella 20 filetti di alici dissalate sfilettate ( facoltative) acqua minerale qb 1 l olio di semi per friggere - Preparazione: Setacciate in una terrina la farina, spolverate con abbondante cannella e aggiungete il lievito di birra disciolto in acqua tiepida. Iniziate ad impastare aggiungendo a poco a poco dell'altra acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto elastico e leggermente fluido. A questo punto è possibile aggiungere all'impasto le alici spezzettate ; quest'ultimo passaggio in realtà è facoltativo. Lasciate lievitare coprendo con un canovaccio per un paio di ore. A questo punto in una padella bella larga versate e fate riscaldare 1 l di olio di semi , e con le mani, che di tanto in tanto ungerete in un pò di olio di oliva  per avere maggiore manualità con l'impasto, prendete un pò del composto e allargatelo creando un buco al centro. Fate friggere fino a quando entrambi i lati saranno belli dorati e scolate su carta assorbente.


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