Insomma: due divorzi, un aborto terapeutico, bestemmie in barzelletta, puttane e orge (va be’, presunte, ma abbastanza probabili). Non bastava, ora vuole anche il figlio prediletto per legge:
“I figli sono tutti uguali e lo sono anche, secondo quanto prevede il nostro codice civile, al momento della morte dei genitori. Il decreto sviluppo prevede invece che un genitore nel proprio testamento possa designare il figlio prediletto”.
Cesare Rimini, La Stampa
Chissà Bagnasco come contestualizzerà questa volta?