“Alla Leopolda è nato il Partito Unico Renziano. Un mix di populismo e demagogia dove le proposte sono ridotte al rango di scenografia”: così Corrado Passera, che in una sua dichiarazione muove dure critiche a una “rappresentazione della politica che non condividiamo e che rende ancora più necessario costruire una alternativa dove le competenze e i valori popolari e liberali siano valorizzati e non teorizzati”.
Oltre ad accusare la “passerella di slogan e governo” degli ultimi tempi, il fondatore di Italia Unica incita a guardarsi dall’“ennesimo tentativo di insistere negli errori che hanno ormai devastato l’area moderata”, alludendo ai recenti annunci di Berlusconi sulla costituzione di un nuovo centrodestra insieme alla Lega salviniana e ai “reduci” di An. “A questi populismi personalistici – insiste Passera – che danneggiano l’Italia e il futuro di famiglie e imprese, opporremo la forza delle nostre proposte e del vero coinvolgimento territoriale”.
Ben venga il richiamo “sturziano” ai valori popolari e liberali e a una azione politica attuata sul territorio, che si ricollegano al dibattito sulla creazione di una “economia etica”. Ma per ottenere “buona politica” e “buona economia” occorre passare ai fatti: Passera sembra esserne consapevole, quando afferma in chiusura: “Noi lavoriamo per una vera alternativa al disegno renziano e alle finte chiamate alle armi berlusconiane e al momento restiamo gli unici a farlo”.
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