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I vantaggi del bilinguismo

Creato il 30 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Scritto da: Genny Sangiovanni 30 dicembre 2013 in Cultura, Curiosità, Società Inserisci un commento

La Papa Nuova Guinea vanta il primato di paese con maggior diversità linguistica. Sono 830 le lingue parlate nel paese, pari al 10% delle lingue vive nel mondo. In Indonesia se ne parlano 710, 514 in Sudafrica e 438 in India. Secondo Repubblica e l’Economist, le lingue parlate in Italia sono 33 (36 secondo i dati di Ethnologue).

Un altro interessante dato è il Greenberg diversity index, un indice che misura la probabilità che due abitanti di un paese condividano una stessa lingua su una scala da 0 (nessuna, ossia tutti parlano la stessa lingua) a 1 (massima diversità).

Le motivazioni che rendono difficile che alcuni individui imparino una lingua diversa da quella nativa  sono varie e opposte fra loro. Da un lato c’è la marginalità dei villaggi rurali (esempio quelli in Papa Nuova Guinea), dall’altra la centralità delle nazioni anglosassoni che in passato avevano un atteggiamento sbrigativo verso le lingue straniere. Questo concetto trova conferma nelle parole di Lawrence Summers: “English’s emergence as the global language, along with the rapid progress in machine translation and the fragmentation of languages spoken around the world, makes it less clear that the substantial investment necessary to speak a foreign tongue is universally worthwhile”.

Ad aver detto queste parole è l’ex rettore di Harvard, noto per aver sostenuto alla fine del secolo scorso che scaricare rifiuti tossici nei paesi in via di sviluppo è coerente con un’impeccabile logica economica e che le donne hanno scarsa attitudine alla scienza (sostituito nella sua carica da Catherine Drew Gilpin Faust-prima rettrice dell’università).

L’Economist promuove il bilinguismo per l’evidenza che le persone che parlano due lingue sono più flessibili perché hanno la possibilità di applicare strategie diverse di pensiero. I bambini che cresceranno bilingue  hanno un gap iniziale per una comprensibile confusione nel linguaggio, ma già verso i quattro anni riescono a saltare da una lingua all’altra perfettamente. Il rischio è solo quello che durante il periodo infantile il loro vocabolario sia ridotto, ma i vantaggi sono notevoli ed è dimostrato che durano tutta la vita. I bambini bilingue sono più precoci nel prendere decisioni e nell’impegnarsi a portare a termine compiti complessi.

Secondo l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il bilinguismo regala anche creatività, capacità di concentrazione, fiducia in se stessi e attitudine a capire gli altri con uno sforzo minore nel prendere rapidamente decisioni.

Inoltre, secondo uno studio di Neurology, parlare due lingue allontana di circa cinque anni il rischio di Alzheimer (indipendentemente da altre variabili tra cui istruzione, sesso e occupazione).

Infine il Telegraph ha elencato i sette vantaggi dell’essere bilingue: più brillanti nel multitasking, migliore memoria e percezione, maggiore sensibilità linguistica e capacità di decidere razionalmente, allontanamento dell’Alzheimer.

alzheimer bilingue bilinguismo diversità linguistica 2013-12-30

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