Il sangue cordonale, in quanto ricco di cellule staminali, è utilissimo per trattare patologie molto gravi, come la leucemia, i tumori del sangue e l’anemia mediterranea.
Di: RedazioneAlcuni mesi prima del momento del parto, i futuri genitori possono scegliere di conservare il sangue cordonale (o sangue del cordone ombelicale) del proprio bambino. Molte coppie prendono questa decisione per le caratteristiche intrinseche del sangue cordonale, che è un elemento fondamentale per il trattamento di malattie anche molto gravi, come per esempio alcune forme di leucemie e i linfomi.
Conservare il sangue del cordone ombelicale in una biobanca accreditata può essere un gesto lungimirante e in grado di tutelare in futuro la salute del bambino e dei membri della sua famiglia. Il sangue cordonale, infatti, è più ricco di sostanze (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) rispetto al sangue degli adulti e ospita un numero elevatissimo di cellule staminali, medianti le quali vengono trattate patologie quali i tumori del sangue e l’anemia mediterranea.
Si tratta, inoltre, di un’operazione che non presenta alcuna controindicazione né per la mamma né per il bambino: il sangue cordonale, infatti, viene prelevato mediante un apposito ago da personale specializzato durante il parto, subito dopo che il cordone ombelicale viene stato reciso. Il sangue, posto in una sacca sterile, viene successivamente trasportato entro poche ore alla biobanca prescelta dalla coppia.
Fonte: “Mamme.it”