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I venerdì del libro (107°): COME DIO COMANDA

Da Marisnew
Cara Lilli,
per aderire anche questa settimana all'iniziativa di HomeMadeMamma, voglio diversamente dal solito darti non un consiglio, bensì uno s-consiglio (prendendo in prestito il termine dalla 'povna) e dunque ti parlerò di un libro che non mi è piaciuto: COME DIO COMANDA  di Niccolò Ammaniti.

Non avevo letto mai nulla di questo scrittore. E mi sa tanto che non leggerò altro dopo questo romanzo qui.In poche parole posso dirti che sono stata tentata varie volte di abbandonarlo, durante i tanti giorni che ho impiegato a finirlo. Proprio non mi andava giù il clima, l'ambientazione squallida fino all'inverosimile nè il turpiloquio dei personaggi.La storia poteva anche interessarmi, visto che come si suol dire "ha un suo perchè", e per questo ho continuato a leggere fino all'ultima pagina, perchè almeno volevo vedere come andava a finire. 


Ma poi ti dirò che neppure il finale mi ha convinto. Dopo aver portato il lettore avanti e indietro da un personaggio all'altro, intrecciando le loro vicende, per centinaia di pagine io sinceramente mi aspettavo un finale meno sbrigativo o comunque meno scontato. Cioè: l'autore mi ha dato l'impressione di uno che prende la rincorsa per tutto il libro per poi alla fine fare un salto mediocre. Non mi ha soddisfatto.

E comunque capisco che la mia è un'opinione contestabilissima, tanto è vero che questo romanzo ha vinto pure il Premio Strega 2007 e che Gabriele Salvatores ci ha tratto un film nel 2008. 


Molti amano questo autore e hanno amato questo libro.

Io l'ho odiato. Si, letteralmente. Ho odiato, ogni volta che tornavo a leggere, dovermi incontrare con quei personaggi, con quei filo-nazisti, violenti, volgari, mezzi folli. Non mi hanno suscitato neppure un briciolo di compassione e neppure il decantato rapporto d'amore viscerale tra Rino Zena e suo figlio tredicenne Cristiano è riuscito ad intenerirmi.


E non si tratta di fare la moralista o quella che si impressiona troppo facilmente, perchè ho letto storie violente e forti che mi sono piaciute, non in quanto violente (mi sembra ovvio) ma bensì per lo spessore dei personaggi, per lo stile dell'autore, per il loro significato e il messaggio di fondo.

Questa qui no. Non mi è piaciuta. 

Sarà che l'ho presa dal verso sbagliato, non lo so. 
Spero che qualcuno che passi di qui abbia letto il libro e possa spiegarmi perchè avrei dovuto amarlo.
Come Dio comanda

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