Cara Lilli,
sai già che di venerdì ti toccano i post sui libri (e se hai rimostranze da fare, prenditela un pò con Paola di HomeMadeMamma, che è l'ideatrice dell'iniziativa!!!), dunque passo subito a proporti non uno, ma due romanzi gialli che ho letto a dire il vero l'anno scorso: IL PREDICATORE e LO SCALPELLINO, di Camilla Lackberg.
Se ricordi, ti ho parlato un bel pò di tempo fa del romanzo d'esordio di questa autrice (La principessa di ghiaccio), che mi era piaciuto. Mi ero ripromessa di leggere anche i libri seguenti che erano legati al primo per il fatto di avere come protagonista Erica Falck, una scrittrice di biografie che si trova coinvolta in casi di omicidio.
Ecco: adesso posso dirti con cognizione di causa che cosa ne penso.
Entrambi i romanzi mi hanno colpito favorevolmente, mi hanno coinvolto nelle storie narrate e quindi posso consigliarli a chi ama il genere. Se comunque mi chiedi di esprimere una preferenza tra i due, direi che mi è piaciuto di più "Lo scalpellino", non per una ragione specifica ma proprio così...a pelle.
Tutte e due le storie assumono toni più drammatici e a tratti sconvolgenti che ne "La principessa di Ghiaccio", perchè le vittime degli omicidi sono adolescenti (ne "Il predicatore") e bambini (ne "Lo scalpellino").
Piuttosto che darti i particolari delle trame (sono dei gialli, no? meno si sa prima di leggere e meglio è, per non rovinare la suspance!), mi soffermo un attimo sul come la Lackberg racconta gli avvenimenti e cioè con flashback e ricostruzioni del passato (a volte remoto e a volte prossimo) che si alternano ai capitoli sul presente: forse per qualcuno questo modo di procedere potrebbe risultare un elemento di disturbo, un qualcosa che interrompe il fluire della vicenda, preferendo magari che il passato fosse ricostruito in modo unico e definitivo, che so io, alla conclusione del romanzo, quando si tirano le somme. Invece a me piace così, trovo molto stimolante per il lettore avere elementi che, di pari passo con lo snodarsi della vicenda su cui indaga la polizia nel presente, danno modo di farsi man mano un'idea propria e di arrivare a comprendere la verità.
Rispetto a "La principessa di ghiaccio", c'è da sottolineare che Erica Falck subisce una sorta di declassamento a personaggio secondario, perchè il vero protagonista diventa Patrik, il poliziotto già presente nel primo romanzo che alla fine di quella vicenda si era fidanzato con lei.
Erica, prima in attesa del loro bambino, poi mamma da poche settimane (rispettivamente nel secondo e nel terzo romanzo), supporta il compagno nelle indagini in modo limitato, anche se ne è comunque coinvolta, specie ne "Lo scalpellino", suo malgrado.
Insomma, Lilli: se ami i gialli credo che non rimarrai delusa da questi libri.
Ed io mi ripropongo di leggere appena posso anche gli altri due romanzi della serie ("L'uccello del malaugurio" e "Il bambino segreto"), editi dopo questi qui di cui ti ho parlato oggi!
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