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I venerdì del libro (154°): FERMATE IL BOIA

Da Marisnew
Cara Lilli,

riprendo l'appuntamento col "venerdì del libro" di HomeMadeMamma dopo la pausa della scorsa settimana (ho dedicato quel venerdì al ricordo del mio papà) e lo faccio proponendoti un romanzo della mia amata Regina del Giallo, ossia Agatha Christie: FERMATE IL BOIA.

Non ho mai fatto mistero della mia ammirazione incondizionata per questa scrittrice e anche in quest'occasione non posso che ribadire il concetto: la Christie è inarrivabile nel suo genere!

Nel libro di cui ti parlo oggi il protagonista è il mitico Hercules Poirot, l'investigatore belga con la testa ad uovo, i baffetti impomatati e le celluline grigie sempre all'opera.

Da anobii ecco la sinossi: In un paesino di campagna, una domestica a ore viene uccisa con un colpo alla testa, apparentemente dal suo pensionante e, apparentemente, per poche sterline. Il pensionante viene arrestato, processato e dichiarato colpevole. Che altro si può dire? Niente! Ma Agatha Christie decide di rovesciare il quadro. E come se dicesse. ''Prendiamo l'omicidio più banale che si possa immaginare e vediamo come si può renderlo complesso e interessante.'' Per quasi un quarto del libro poirot ascolta il sovrintendente Spence che gli riassume il caso e cerca di scoprire delle tracce, dei punti deboli, qualcosa insomma che possa suggerire un elemento nuovo e diverso. E alla fine lo trova... in una boccetta di inchiostro. L'avvio è quindi diverso da quello dí tutti gli aItri gialli della Christie, ma è pur sempre un avvio affascinante. Trovare l'assassino è qui assai più difficile che negli altri racconti. Ma gli indizi esistono. A Poirot gli indizi parlano un linguaggio speciale... ma anche il lettore, se rivolgerà loro una particolare attenzione, riuscirà forse a dare un nome e un volto all'assassino.
Naturalmente io non avevo capito affatto chi fosse il colpevole quando l'ho letto la prima volta (tanti e tanti anni fa)ma ciò che mi stupisce sempre nei gialli della Christie è come tutto al momento della rivelazione finale vada talmente bene al proprio posto, senza sbavature e forzature, da apparire assolutamente logico e lineare.

In FERMATE IL BOIA intorno alla storia principale si snodano altre storie secondarie che hanno comunque un legame tra loro e che fanno arrivare a sospettare di più di una persona, tra rievocazioni del passato e segreti.

Ancora una volta la Christie fa di un semplice villaggio il luogo d'incontro di varia umanità, di personalità diverse e originali, e lo sceglie come teatro di tensioni e drammi impensabili forse in un piccolo centro. Drammi che non possono non coinvolgere il lettore e che decisamente, Lilli, rendono arduo staccarsi dalle pagine del libro prima di essere arrivati alla fine ;-)
I venerdì del libro (154°): FERMATE IL BOIA

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