In cortile di R. Francaviglia e M. Sgarlata

Libro in rima. Edizioni Coccole e Caccole (merita un giro!).Pietro è un bambino viziato, soffocato dai regali. Un giorno riceve un super televisore mega schermo al plasma e nessuno lo schioda più di lì. Nel frattempo nel suo cortile succede di tutto: pirati che sbarcano con il galeone, mostri in cerca del loro unicorno, draghi e cavalieri, extraterrestri. Ma lui non se ne accorge, immerso nel tubo catodico. Finché una notte dei ladri gli rubano tutto il ciarpame televisivo...... oh.... e allora Pietro finalmente guarda fuori dalla finestra....
L'ultimo albero in città di P. Carnavas
Edoardo gira in città col suo triciclo e ogni pomeriggio va a trovare l'unico albero sopravvissuto al cemento. Un giorno l'albero viene abbattuto, ma il bimbo trova un ramo e gli viene un'idea geniale: pianta l'albero nel cestellino del suo triciclo e la città comincia a cambiare...Un piccolo gesto quello di Edoardo, che suo malgrado invade un'intera città. Nel nostro piccolo, cara Paola, molto piccolo, è quello che sta avvenendo con Liberi di Leggere. Si interessano alcuni comuni all'iniziativa, perché la vogliono proporre sul loro territorio; si interessano le mamme e i papà dei comuni vicino al nostro, si interessano le mia amiche blogger (Carlotta e Lucia e Roberta e Akari e MammaC e tante altre...).E poi si interessano i bambini che portano le mamme al parco e le insegnanti delle scuole vicine che vengono a vedere e i nonnetti che invece di seguire gli scavi dell'ennesimo cantiere, controllano che tutto vada bene e a loro modo anche i tredicenni del pomeriggio, seduti sullo schienale delle panchine, lanciano un'occhiata benevola alla striminzita casetta. Per non parlare dei libri donati, delle mamme coi sacchetti che rimpinguano gli scaffali.Uao.Riesco a dire solo questo.Sono orgogliosa. Guardavo all'iniziativa tedesca e mi dicevo: ma loro sono tedeschi e noi italiani. E mi sbagliavo. Spesso ci fermano i pregiudizi su noi stessi. Autocensuriamo i nostri progetti ritenendoci incapaci di gesti civili. E invece no. Ci manca a volte solo il coraggio di fare il primo passo.
Vi lancio una proposta, per chi voglia far conoscere l'iniziativa o, perché no, provarla sul proprio territorio, di mettere questo bannerino sul proprio blog. Da domenica sarà attiva una pagina che spiega passo passo l'intero progetto, anche nei dettagli organizzativi. L'unica accortezza che vi chiedo è quella di farmi sapere quando e dove metterete la vostra casetta (ma può essere un armadio, un pulmino, ecc ecc).Mi piacerebbe che questa esperienza possa prendere piede, mappare l'Italia delle casette libere.




