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I venerdi' del libro: profumo di rose per il 17 maggio

Da Simoeffe


Per questo fine settimana voglio trattare di un  libro dalla veste grafica, semplice,  dimensioni di un quaderno spesso, di formato tascabile e grazioso, con una bella copertina bianca di carta spessa e un’immagine un po’ vintage   sulla rosa.


Eva e la rosa  di Gualdana, è un viaggio nella vita di dieci donne, come il diario di bordo di un navigante che solca i mari del tempo alla ricerca di storie legate tra loro da rose incantevoli.
Dieci bellissime rose per dieci donne vissute tra il XII secolo e i nostri giorni. Esse  sono muse cui è stata dedicata una rosa per onorarne le gesta e la grazia o giardiniere loro stesse,  donne che si sono dedicate alla botanica, come santa Ildegarda Von Bigen e Giuseppina Bonaparte, Grace Kelly e Donna Marella Agnelli. A queste si aggiungono i ritratti di Vita Sackville West, Gertrude Jekyll, Carolina di Borbone, Rosamund Clifford, Margaret Bentink e Madamoiselle de Sombreuil.
I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE   PER IL 17 MAGGIO
Storie sempre piene di charme, a volte drammatiche, in alcuni casi scanzonate. Vite che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra, narrate in prima persona come se ogni volta l’autrice le avesse rivissute su di sé, formando un originale libro di storia, leggero nello stile: un diario particolare tributo alla femminilità e al suo fiore per eccellenza.
I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE   PER IL 17 MAGGIO
La prima delle donne che la Gauldana mostra  è Giuseppina, l'amata dal Bonaparte. Colei che dilapidava il patrimonio accumulato dal nuovo imperatore d'Europa spendendone i denari in floricolture, diventando la più importante "mecenate dei fiori" dell'Ottocento. "Una creatura inclassificabile in cui si conciliano gli opposti: è una donna nuova, americana eppure antica, di sangue blu". Probabilmente non era sintomo di frivolezza il suo annoiarsi mentre ascoltava "i sermoni di Madame de Staël"; la "bella creola" preferiva creare serre riscaldate per le piante tropicali nate come lei in Martinica. Altro profumo, con retrogusto d'incenso, per la mistica tedesca Hildegard von Bingen e per il suo "canto alla forza della donna intonato in tempi in cui ci si chiedeva ancora se noi avessimo o meno un'anima". Prima donna a predicare dal pulpito di una chiesa, univa alla sapienza teologica "l'istinto infallibile della maga buona" che preparava medicamenti con la rosa canina. 
I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE   PER IL 17 MAGGIO
 Grace Kelly  fa il suo ingresso "con passo di gatta maliziosa" nella scena iniziale de "La finestra sul cortile" di Hitchcock, fino ad arrivare al matrimonio con il principe. Quasi una fiaba realizzata, anche se Grace, "fiore d'acciaio, ha regnato davvero. Negli anni Sessanta è stata la preziosa consigliera del marito nella gestione del contenzioso sul controllo economico del Principato", fece sì che a Montecarlo non fosse solo frequentata da assidui del casinò ma anche di opere liriche, mostre d'arte e, ovviamente, giardini. I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE   PER IL 17 MAGGIO "Unica Eva vivente" del racconto della Gualdana è Donna Marella Agnelli, già nata principessa, con nelle vene " la storia del nostro paese", appassionata fotografa di "giardini stupefacenti". Donna Marella Agnelli, nobile partenopea andata in sposa a Gianni Agnelli, e fotografa di giardini famosi, vuole la  floribunda, Rosa Iceberg, per il suo giardino di Villa Perosa di cui è lei stessa curatrice. Descrivendo Villa Perosa la giornalista Claudia Gualdana racconta nel suo libro “Eva e la Rosa”: "Queste creature scarmigliate i cui petali sanno di gioia di vivere formano una macchia che, come una grande trapunta vegetale, abbraccia una donna  nuda scolpita da René Magritte quasi a proteggerla. Infine c'è lei, la rosa Donna Marella Agnelli, voluta per la nostra signora da Barni, ibridatore di Pistoia, accostata ad un'altra Marella Agnelli, di gusto più francese, creata invece da Meilland di Le Luc in Provence"I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE   PER IL 17 MAGGIOMartire dell'abisso della Rivoluzione Francese è invece Mademoiselle Maurille de Sombreuil, forse per la prima volta raccontata in Italia, mentre in patria si scomodò perfino Victor Hugo. Seguì per devozione filiale il padre imprigionato nel "girone infernale" dell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés "convertita in mattatoio", dove il sangue blu della Francia era "in balia di piccolo borghesi e popolani trasformati in macellai". Atmosfera un po' gotica ma non d'orrore nella storia di Getrude Jekyll, sebbene suo fratello minore ispirò a Robert Louis Stevenson il poco rassicurante protagonista di "La strana storia del dottor Jekyll e Mister Hyde". "Adorabile reazionaria" è invece Carolina di Borbone duchessa di Berry: non riuscì a mettere sul trono suo figlio, ultimo legittimo discendente dei Luigi di Francia, non riuscì a fomentare nuove insorgenze in Vandea ma "merita davvero di essere onorata da una rosa incantevole… un capolavoro botanico quasi introvabile, perfino nei vivai più esclusivi".

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