I verdi catalani, dopo il Congresso di SEL: il nostro alleato italiano, contro la Troika e l'austerità
Da Rottasudovest
E' sempre interessante vedere come vedono all'estero il dibattito
politico in corso in Italia e come, soprattutto nella sinistra spagnola,
trovano spunti di riflessione. Non solo Berlusconi e i suoi inspiegabili
vent'anni di dominio, ma anche i conflitti interni del Partito Democratico, il
dialogo difficile all'interno della sinistra. "Quando uno visita l'Italia
e un Congresso come quello di SEL, si trova davanti a un dibattito politico
che, nonostante abbia avuto negli ultimi anni poca capacità di trovare le
risposte politiche e organizzative necessarie ai tempi attuali, si pone sempre
le domande adeguate. 'La politica discute oggi di tutto, meno dell'essenziale'
ha detto Nichi Vendola. In Italia, no. In Italia si distingue meglio che in
qualunque altra parte l'essenziale dall'accessorio" scrivono su eldiario.es la deputata Laia Ortiz e il candidato alle europee Ernest Utasun,
entrambi di ICV (Iniciativa per Catalunya Verds), appena tornati dal secondo
Congresso di Sinistra Ecologia e Libertà, a Riccione.
Il Congresso è arrivato pochi giorni dopo l'accordo tra Silvio Berlusconi e
Matteo Renzi per riformare la legge elettorale e "avanzare verso un
sistema bipartitico". Un sistema, da cui, tutto sia detto, la Spagna sta
cercando di scappare, perché ridimensiona la presenza dei piccoli partiti e
rafforza solo i due principali, chiamati dai loro detrattori PPSOE, per dire
che, in fondo, propongono la stessa cosa. "Una legge elettorale che
garantisce a Forza Italia e al PD di dominare le istituzioni, che lascerebbe la
porta aperta al rinforzo di Beppe Grillo, allo stabilire un sistema di
maggioranza a doppia votazione e un alto filtro per colpire la pluralità"
commentano Ortiz e Utasun.
Il Congresso di SEL non si è perso tra gli accessori e ha puntato sull'essenziale:
"la lotta contro la finanziarizzazione dell'economia e contro il ciclo
produttivo sequestrato dai finanzieri, contro la povertà e l'uguaglianza, il
recupero della lotta contro il cambio climatico da un ecologismo coerente e non
da una vetrina, per evitare la catastrofe che si avvicina, e la necessità di
recuperare un progetto europeo cittadino come strumento fondamentale per poter
affrontare in migliori condizioni il precedente". E insieme a questi
punti, vista la vicinanza delle elezioni europee, c'è stata la questione
essenziale del momento: "come recuperare il vecchio sogno europeo di
Altiero Spinelli davanti alla distruzione che ne stanno facendo le forze
liberiste, che operano oggi impunemente in Europa. Si è ripetuto all'infinito
nel Congresso: la ricomposizione della sinistra europea e il futuro del
progetto europeo sono oggi la stessa cosa".
Cosa fare, dunque? "La sinistra italiana pensa sempre in grande".
Così Vendola, nel suo discorso d'apertura, ha offerto due opzioni: appoggiare
il candidato socialdemocratico Schultz o quello della sinistra europea Alexis
Tsipras. "La maggioranza della direzione si inclinava sul primo, in
un'operazione suicida che pretendeva articolare la sinistra alternativa in
Italia con la sua incorporazione nella famiglia socialdemocratica
europea".
"Arrabbiato per l'accordo Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale,
interpellato dal manifesto di Barbara Spinelli (su Il Manifesto, la figlia di
Altiero invitava a una lista elettorale di sostegno a Tsipras, al margine dai
partiti) e reso ottimista dal messaggio di Tsipras, il Congresso ha deciso di
sostenere il leader di Syriza. "Una decisione che contesta dal basso,
dalla base, un orientamento della direzione del partito assolutamente
irrazionale da tutti i punti di vista" scrivono i due esponenti di ICV su
eldiario.es "Per rompere con l'austerità e il modello che disegna il patto
fiscale, urge la formazione di un blocco anti-austerità nelle elezioni europee,
che deve obbligatoriamente situarsi di fronte a quelli che hanno praticato il
liberismo stretto e sostenuto le politiche della Troika, si chiamino Schulz, Rubalcaba,
Papandreu o Almunia. Costruire una nuova maggioranza oggi in Europa e operare
il cambio passa necessariamente dal rafforzamento di un polo situato al margine
di questo blocco. Così lo ha inteso la militanza di SEL, imponendo il suo punto
di vista al Congresso".
ICV va oltre e vuole una nuova correlazione di forze, appoggiando un'alleanza
tra la sinistra antagonista e i verdi, perché "nessuno si inganni, con una
sinistra alternativa debole, Schulz continuerà a fare quello che ha sempre
fatto, negoziare con la destra, così come ha fatto il suo partito in
Germania".
E dopo aver ribadito la vicinanza di SEL e ICV, "partiti gemellati sin
dalla loro nascita", Ortiz e Utasun spiegano il loro manifesto:
"Condividiamo (con SEL) l'europeismo critico o l'euroinsubordinazione, per
dirla come Barbara Spinelli. Rifiutiamo le spinte eurofobiche come la
compiacenza di una UE che serve oggi come strumento a un capitalismo oggi del
tutto incompatibile con una società fraterna, libera e uguale. Recuperare le
basi dell'illuminismo, la miglior tradizione del movimento operaio, la lotta
per salvare il pianeta dalla catastrofe climatica e l'agenda dell'uguaglianza
tra uomini e donne sono i pilastri su cui oggi rifondare la sinistra europea e
iniziare un nuovo processo costituente europeo radicalmente democratico. In altre
parole, recuperare l'orizzonte che un giorno ha disegnato la Costituzione
anti-fascista italiana, tante volte violentata".
E non so, a volte bisogna guardarsi con gli occhi di uno straniero, scoprire
con i suoi occhi tutto quello che l'Italia ha fatto e rappresentato, e continua
a fare e a rappresentare, in Europa per sentirsi orgogliosi di essere figli di questa
terra. Recuperare la Costituzione anti-fascista italiana per tornare a
un'Europa libera, uguale e fraterna.
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