I VIAGGI DI GILLES ( racconto incasinato)

Da Teoderica
PREFAZIONE
Questa foto è stata scattata il 24 agosto del 2010, la sera del mio compleanno.
E' stata una bella serata.
Un bel ricordo.
La uso, per presentarmi anche visivamente, per mettere anche la faccia ad un nuovo progetto che pubblicherò a puntate sul blog.
Un lavoro ambizioso , un racconto fatto a salti , che rispecchia il mio mondo interiore ed esteriore.
Si intitola "I viaggi di Gilles" (racconto incasinato) ed inizierà dagli anni del Rococò( epoca che considero molto affine a quella odierna, almeno per i costumi) per terminare nel calderone di una Morgana romagnola.
Una Morgana romagnola che ama la bellezza, una bellezza visiva , ma ancora più la bellezza del gesto.
Dante salva dall' Inferno Provenzano Silvani e lo mette nel canto XI del Purgatorio per un suo bel gesto.
L'amico di Provenzano, giace prigioniero in una terribile
prigione di Napoli, occorre trovare il riscatto in oro e argento per salvargli la
vita. I documenti parlano di 10.000 fiorini, cifra notevole che neanche un potente e ricco signore
come Provenzano poteva avere. Il nobile signore abbandonò ogni indugio e in Piazza del Campo stese in terra, come un
mendicante, il suo mantello e tese la mano alle elemosine dei suoi concittadini, al fine di
salvare la vita all’amico anche se per la vergogna sentiva tremare il sangue in ogni vena.
"Quando vivea più glorïoso", disse,
"liberamente nel Campo di Siena,
ogne vergogna diposta, s’affisse;
e lì, per trar l’amico suo di pena,
ch’e’ sostenea ne la prigion di Carlo,
si condusse a tremar per ogne vena.

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