22 puntata
Ci fu un altro pomposo contatto, daun importante critico d’ arte. Un critico coi fiocchi, di quelli che hanno un curriculum lungo, lungo che incute soggezione solo a guardarlo. Con modi professionali e tecnici, senza ombra d’ ironia , né calore, si degna di osservare il Gilles , perché forse potrebbe portarlo in Giappone. Il critico sioccupa di promuovere l’ arte italiananel paese orientale dei peschi e delle peonie e dei draghi ( peschi, peonie e draghi ne abbiamo tantianche in Romagna) e forsepuò interessargli anche il mio lavoro artistico. Mi lascia il suo indirizzo e-mail, riservato e per pochi, e mi lascia in quella specie di brodo di giuggiole in cui il solitoio prepotente e potente aspira alla fama.
Sarebbe un belloschiaffo per quelle persone che disprezzano il mio lavoro, non dico che debba piacere,ma solo riconosciuto che cerco di mettermi in gioco con tutta me stessa.Mi sembra impossibile però che io sia una vera artista , sono così poco tecnica, così incostante, io mi considero una scassabubbole, che non so bene cosa significhi, ma mi piace la parola.
Il Giappone sarebbe anche un bel viaggio per il Gilles, che finoad ora, doveva andare a Ravenna, poi a Roma, a Milano ed invece non si è mai mosso.
In mezzoa questi sogni di fama, mi arriva nella posta elettronica una specie di catena diSant’ Antonio. Questa catena ha aforismi sul vile denaro che non compra nulla, il denaro compra l’ artificio e non l’ arte. Di solito cestino queste catene, ma questa ha svegliato in me, una specie di furore irrazionalee l’ ho inviata agli indirizzi della mia rubrica, aimiei amici ed anche al famoso critico.
Neanche cinque minuti e mi è arrivata la risposta del famoso critico: “ Questo è un indirizzo di lavoro, sono costretta a negarle l’ accesso in quanto lei è una persona irresponsabile e sciocca.”
Addio sogni di fama.
immagine: Gilles