Damir Lukacevic, regista di Zagabria più volte premiato per i suoi corti Fremde Heimat e Spiel des Tages, vince questa volta il premio Asteroide per il miglior lungometraggio all’ultima edizione del Science+Fiction – Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste, con il suo Transfer “per la capacità di unire componenti e tematiche opposte, problemi come giovinezza e senilità, differenza di colore della pelle e conflittualità tra nord e sud, costruendo un clima fantascientifico con una componente di poesia, e realizzando una credibile proiezione del presente nel futuro”.
La Menzione Speciale va a Norwegian Ninja “per la vitalità del prodotto, per il suo nonsense humour e per l’autoironia”.
A Rammbock di Marvin Kren, giovanissimo regista viennese, va invece il premio Nocturno Nuove Visioni.
E poi il premio Méliès d’Argent per il miglior lungometraggio europeo e il premio del pubblico, entrambi conferiti – senza alcun dubbio di giuria e di spettatori – a Rare Exports: A Christmas Tale, il film di Natale che nessun bambino dovrebbe vedere.
Menzione Speciale al film d’animazione serbo Technotise “perchè si sente l’enorme mole di lavoro e la grande passione di un giovane autore che è riuscito a proporre un ottimo film basandosi su tematiche forti e immagini spettacolari. Sicuramente uno dei migliori film di animazione visti negli ultimi anni”.
Nella sezione European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi fantastici europei, la Giuria ha assegnato la Nomination per il Méliès d’Or (Miglior cortometraggio fantastico europeo) al norvegese Daddy’s Girl di Helen Komini Olsen, “per essere riuscito a differenziarsi dalla classica introspezione, di difficile comprensione, di questo tipo di racconti. Confezionando un prodotto fresco e divertente, ricco do colore e fantasia, una moderna favola a sfondo noir per un pubblico adulto”. Menzione Speciale al tedesco Teleportation di Markus Dietrich.