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I vini per i dolci al cucchiaio.

Da Marisa
Crème_brûlée
Le specialità al cucchiaio sono in genere dichiaratamente dolci, pertanto vanno abbinate a vini a loro volta zuccherini senza esitazioni.
Si possono scegliere sia vini fermi, sia spumanti. Un vino fermo di lunga tradizione è il Moscadello di Montalcino, tranquillo, da uve moscato bianco, più antico del celebrato Brunello, vino apprezzato già nel Medioevo.
Nella versione “vendemmia tardiva”, di colore giallo che può assumere sfumature dorate, ha un profumo molto intenso, avvolgente, mentre il sapore è dolce, fruttato, armonico.
Un vino solare, da uve Zibibbo, è il Moscato di Pantelleria: possiede colore giallo dorato più o meno intenso, dotato di possibili toni ambrati; l’odore è aromatico, con inequivocabile profumo di uve moscato; il sapore è dolce, fortemente fruttato.
moscato pantelleria
Se volete stappare uno spumante, scegliete l’insolita rossa Malvasia di Castelnuovo don Bosco, produzione piemontese dotata di colore rosso cerasuolo brillante e ricca di spuma; il profumo è fragrante, con sentori delicati, fruttati e floreali; in particolare si avvertono ricordi di rosa canina e di lampone, oltre a note di frutti di sottobosco; il sapore è piacevolmente dolce, fresco, armonico, con buona persistenza aromatica.
Un tempo il cioccolato (e per estensione anche i dolci che lo vedevano protagonista, quali mousse, bavaresi, budini, tortine con cuore di cioccolato fondente e via elencando), era considerato non abbinabile al vino, perché al sapore dolce unisce le tipiche note amare conferite dal cacao.

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