I Warriors dominano ma vengono salvati da Hogg a tempo scaduto!

Creato il 06 settembre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

Scotstoun Stadium (Glasgow) – I Warriors vincono una gara dominata per larghi tratti ma che, a cinque minuti dalla fine, sembrava ormai incredibilmente scappata di mano. Succede un pò di tutto nel finale; dopo che i Warriors hanno marcato tre mete nel primo tempo, nella ripresa non riescono a ripetere la prestazione e nel finale, complice la stanchezza e un paio di errori di troppo, consentono a Leinster di recuperare e trovare il sorpasso. Un calcio di Hogg a tempo scaduto regala il successo e i primi quattro punti agli scozzesi, ma Leinster lascia davvero più di qualche rimpianto.
Se questo è il biglietto da visita della stagione di Guinness Pro12, comunque, quest’anno ne vedremo davvero delle belle!

Dopo 42″ Leinster è costretto ad un cambio, per l’infortunio del centro Noel Reid che resta a terra nella prima azione di gioco; al suo posto entra Ian Madigan ma il game plan dei Dubliners non subisce particolari variazioni. I Warriors, dal canto loro, entrano in campo decisi a fare gioco; il primo quarto di gara, infatti, gli scozzesi costringono gli avversari a difendere i propri 22m, ma nonostante la grande pressione conquistano solo una punizione, che Bennett decide di calciare spedendo però il pallone a lato.

I problemi, per i Warriors, arrivano soprattutto in mischia chiusa, dove il pack di Leinster è partito decisamente meglio. Tuttavia, i Warriors al 16′ vincono la prima mischia (con possesso avversario, oltretutto) e volano in meta con Peter Horne, bravissimo a finalizzare la penetrazione del centro Bennett e l’offload finale di Alex Dunbar. Pyrgos aggiunge i due punti dalla piazzola e i Warriors passano in vantaggio (7-0).

Gopperth manda a lato, da buona posizione, un calcio di punizione conquistato per entrata laterale di Nakarawa (uno dei migliori, finora, dei suoi) e nell’azione successiva i Warriors vanno ancora in meta, ancora nell’angolo destro d’attacco. Stavolta è il seconda linea Jonny Gray ad andare oltre la linea di prepotenza, dopo una serie di pick-and-go che hanno messo a durissima prova la resistenza dei Dubliners. Pyrgos manca la trasformazione ma i Warriors volano otre il break (12-0).

Attorno alla mezz’ora i Warriors vincono la seconda mischia ordinata del match, quando Nigel Owens vede un’infrazione, niente meno, di Cian Healy (che oggi, a dire il vero, deve vedersela con Euan Murray); poco prima il direttore di gara aveva chiamato i due mediani di mischia, chiedendo di rispettare i tempi per l’inserimento dell’ovale. Passa solo un minuto e i Warriors vanno oltre la linea per la terza volta. Strauss recupera l’ovale all’altezza dei 10m di Leinster e si fa tutto il campo prima di andare in tuffo sotto i pali avversari, indisturbato; Pyrgos stavolta è impreciso.

Leinster trova i primi punti del match con Madigan, ma i Warriors, quando attaccano, fanno sempre male. I due centri, in particolare, sembrano davvero ispirati e negli ultimi cinque minuti un paio di avanzate avviate dalla coppia Dunbar-Bennett, per poco, non fruttano la quarta meta. Le squadre vanno a riposo sul 19-3 perchè prima Pyrgos è impreciso dalla piazzola (2/4 per lui), poi la difesa irlandese riesce a fermare l’attacco avversario con un ottimo lavoro al breakdown.

La ripresa si apre con i Warriors ancora in controllo del match. Leinster, che nei primi quaranta minuti è apparso l’ombra della squadra che lo scorso anno ha dominato il torneo, torna in campo senza Healy, sostituito da Jack McGrath ma, almeno in avvio, con gli stessi problemi in fase di possesso. A questi, si sommano le difficoltà, evidenziate anche a tratti nel primo tempo, di arginare le avanzate scozzesi, con troppi placcaggi a vuoto e una prova poco convincente nei punti d’incontro.

Townsend decide che è arrivato il momento di osare, per cercare il bonus offensivo, e inserisce Stuart Hogg al posto di Alex Dunbar – che esce zoppicando – apertura, spostando Horne al centro. Hogg non giocava coi Warriors dal match di maggio con le Zebre, avendo saltato (per scelta tecnica) le due gare di post-season degli scozzesi.

Non c’è però tempo di vedere l’efficacia del cambio, perchè Horne esce per infortunio poco dopo (sostituito da Sean Lamont); un minuto prima, Gopperth aveva trovato dalla piazzola i primi punti della ripresa per Leinster, che continua a fare una fatica incredibile per risalire il campo. I Dubliners vengono continuamente respinti dall’ottima difesa scozzese, e sono costretti a muovere l’ovale in orizzontale, non riuscendo a trovare il varco giusto. Gli irlandesi entrano nei 22m avversari per la prima volta attorno al minuto 67, grazie ad una punizione che Gopperth calcia in touche; vinto il possesso, Leinster gioca almeno dieci fasi prima che Gray esca palla in mano da un raggruppamento, bravissimo nel turnover.

Nonostante tutto questo predominio, però, i Warriors nella ripresa non riescono a marcare un punto. La stanchezza, poi, si fa sentire e Leinster trova fiducia.

Negli ultimi dieci minuti succede l’impensabile.

Leinster va in meta due volte nel giro di due minuti, con due marcature nate da due touche consecutive. La prima è finalizzata da J. McGrath (nonostante il pubblico mugugni per un lancio storto del tallonatore Byrne), la seconda ha, per cosí dire, tre artefici. Zane Kirchner, meraviglioso nel trovare la touche nei 22m avversari con un calcio dai suoi 22m; Pat MacArthur, tallonatore dei Warriors, che sbaglia il lancio non riuscendo a trovare le mani di Jonny Gray, e Tom Denton, che recupera l’ovale e va in meta. Gopperth è preciso dalla piazzola e al 75′ Leinster passa in vantaggio.

Tutto finito? No, non ancora. Perchè i Warriors si buttano in attacco e chiudono Leinster nei suoi 5m per quattro minuti, guadagnando tre punizioni. L’ultima delle quali, ad una manciata di metri dai pali e a tempo scaduto. Lo Scotstoun trattiene il fiato, i compagni di squadra riescono a fermare Matawalu, pronto a giocarla veloce, e Hogg si incarica del calcio. Il neoentrato si concentra e calcia l’ovale tra i pali, regalando ai Warriors una vittoria che sembrava, incredibilmente, scappata di mano.

Glasgow Warriors 22
Leinster Rugby 20

Score: 16′ Horne m Pyrgos tr (7-0), 24′ Gray m (12-0), 31′ Strauss m Pyrgos tr (19-0), 33′ Madigan cp (19-3); 52′ Gopperth cp (19-6), 71′ J. McGrath m Gopperth tr (19-13), 74′ T. Denton m Gopperth tr (19-20), 80′ Hogg cp (22-20).

Glasgow Warriors: 15. Peter Murchie 14. Tommy Seymour 13. Mark Bennett 12. Alex Dunbar 11. Lee Jones 10. Peter Horne 9. Henry Pyrgos 1. Alex Allan 2. Fraser Brown 3. Euan Murray 4. Leone Nakarawa 5. Jonny Gray 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Josh Strauss (C)
Panchina: 16. Pat MacArthur 17. Gordon Reid 18. Rossouw de Klerk 19. TSwinson 20. Adam Ashe 21. Niko Matawalu 22. Stuart Hogg 23. Sean Lamont

Leinster Rugby: 15. Zane Kirchner 14. Fergus McFadden 13. Brendan Macken 12. Noel Reid 11. Darragh Fanning 10. Jimmy Gopperth 9. Isaac Boss 1. Cian Healy 2. Sean Cronin 3. Mike Ross 4. Ben Marshall 5. Mike McCarthy 6. Dominic Ryan 7. Shane Jennings 8. Sean O’Brien (C)
Panchina: 16. Bryan Byrne 17. Jack McGrath 18. Tadhg Furlong 19. Tom Denton 20. Kevin McLaughlin 21. Luke McGrath 22. Ian Madigan 23. Mick McGrath

Primo tempo: 19-3
Note: cielo sereno, 16C, vento a tratti. Rob Harley festeggia la 100esima gara coi Warriors, cosí come Isaac Boss gioca la gara numero 100 con Leinster, diventando il primo giocatore irlandese ad entrare nei Centurion di due Province (aveva raggiunto lo stesso traguardo con Ulster). Curiosità, i due giocatori hanno esordito con le rispettive sqauadre nello stesso match del Firhill Stadium di Glasgow.
Sin bin:
Man of the match: Jonny Gray (Glasgow Warriors)
Spettatori: 5725
Arbitro: Nigel Owens (WRU)


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