Nel capolavoro “Gorin No Sho” (libro dei cinque anelli) del celebre spadaccino Miyamoto Musashi, la prima parte è dedicata all’elemento Terra.
Ed è proprio con questo elemento che inizio oggi su BudoBlog la serie di post dedicati alla relazione dello Iaido con l’energia, il Ki presente in Natura. Come descritto in un precedente articolo, la Terra è la Madre, la creatrice che porta in grembo la forza, la pazienza e la determinazione di ogni essere vivente, compreso Tu.
Nel libro della Terra, Musashi affronta in generale la Via di Heiho (tradotto con “via della casta guerriera”) e le basi del pensiero e della filosofia della sua scuola. Non si può percorrere la Via di Heiho dedicandosi solo alla tecnica della spada: bisogna arrivare a conoscere le cose piccole e quelle grandi, quelle superficiali e quelle profonde. Questa prima parte è il tracciato al suolo di una grande strada dritta avanti a te.
Occorre radicarsi al suolo, alla Madre che ci nutre e umilmente sta sempre sotto ai nostri piedi, presente, amorevole, confortante, che ci dona un senso di appartenenza alla vita e una forte stabilità.
Tornando alla Via, alla strada da percorrere, possiamo trovare quella indicata dal Buddha per la salvezza di tutte le genti, oppure quella di Confucio che governa la vera conoscenza;, così pure quella di un medico che cura i malati, idem quella dei poeti, delle persone che seguono la cerimonia del the (“sado”), l’ikebana, la musica, il tiro con l’arco o la calligrafia (“shodo”). Ciascuno sceglie uno strumento secondo la sua personale inclinazione, talento e intuizione. Vi sono anche quelli che si dedicano alla Via di Heiho.
Un guerriero dovrebbe però dedicarsi alla Via del pennello per completare quella della spada. Scrivere e combattere, destreggiarsi su carta e nell’aria, poggiando saldamente i piedi al suolo nel percorrere un lungo e non facile cammino… Pensare alla Natura mentre si combatte può apparire paradossale, ma non per un giapponese o per uno studioso della cultura nipponica.
Per questo motivo adoro praticare Iaido all’aria aperta, coi nudi piedi sul solo terreno o sull’erba, mi dona energia, serenità e talvolta gioia. Mentre medito col mio katana, penso a quanto strada ho fatto e quanta ancora dovrò fare, sulla Via, e non ne temo le difficoltà o la lunghezza. Mi importa solo quel momento, quella sensazione appagante e amorevole a contatto col terreno… e scrivo il mio presente.
Prendi la tua spada caro lettore, cammina scalzo su un prato… e ascolta quanto ki ha da offrirti la Terra!
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