Recensione
- Etichetta: Autoprodotto
- Anno: 2014
Dalla Sardegna (Cagliari) proviene questo ottimo combo dedito ad un death metal irrobustito da sferragliante hardcore.
Gli Iato nascono nel 2011 dalle ceneri degli Ejaculazione, hanno all’attivo un altro Ep intitolato “Marchio Di Fabbrica” e in questi anni sono stati protagonisti di un’intensa attività live; inoltre, prima di dare alle stampe l’ottimo Dialektik, si segnala l’entrata in formazione del bassista Andrea Manis, ad affiancare Lorenzo Balia (batteria), Francesco Nano (voce e chitarra) e Federico Pisano (chitarra).
Il nuovo Ep conta di sei brani, perennemente in bilico tra il death metal e l’hardcore degli esordi, impreziosito da un ottimo lavoro di produzione che fa esplodere il wall of sound messo in piedi con maestria dai ragazzi sardi.
Sempre altissima la tensione: la band, a partire dalla title-track, dimostra buona padronanza degli strumenti ed un songwriting ispirato, i brani, dai ritmi sostenuti, crescono con gli ascolti squarciati da solos metallici di buona fattura.
L’altalena tra soluzioni death metal e hardcore rimane il trademark di un lavoro che convince per maturità compositiva e approccio.
Gli Iato non sono una band facile, la loro musica evita melodie ruffiane e soluzioni alla moda, il loro approccio al metal estremo è ricercato e adulto, fornendo l’impressione d’avere a che fare con musicisti in continua evoluzione, confermata dai due bellissimi brani posti in chiusura, Spirito Di Adattamento e Rinascita O Morte.
Ventidue minuti per altri lavori possono essere considerati pochi, non per Dialektik che, anche con un minutaggio così ridotto, convince e ci mostra una band notevole, pronta per un full-length che, a questo punto, diventa inevitabilmente il prossimo passo alla quale la attendiamo.
Tracklist:
1.Intro
2.Dialektik
3.Padronanza
4.Autodominio
5.Spirito Di Adattamento
6.Rinascita O Morte
Line-up:
Andrea Manis – Bass
Lorenzo Balia – Drums
Francesco Nano – Guitars, Vocals
Federico Pisano – Guitars, Vocals (backing)