“You could do it”, AJ said quietly, not even sure if she was listening. “You could make the wings, and fly away but I’d…” he stumbled in his words, not sure how to explain it. “I’d just make sure you didn’t get too close to the sun.”
“Icarus” è il nuovo lavoro firmato da Danika Stone, una delle mie scrittrici preferite, una di quelle donne appassionate che amano il proprio lavoro e ci regalano una storia segnata dal suo sudore e dalle sue lacrime. Come in tutti i suoi libri, i personaggi hanno un passato burrascoso, difficile, pauroso, ma riescono in qualche modo a cavarsela. Non ci sono risposte semplici, finali, definitive e cliché… la Stone sceglie sempre la strada più tortuosa, ma io la adoro per questo.
Essere la ragazza nuova a scuola è difficile, ma per Tess Novak – che si è trasferita più volte di quelle che può ricordare – è un ruolo che conosce a memoria. Trasferirsi durante l’ultimo anno significa un altro luogo che lascerà presto e nuovi compagni di classe che dimenticherà.
Ma il fato sembra avere altri piani.
Dal primo momento in cui Tess viene presentata allo studente modello Drew Martinez, è convinta che lo ha già incontrato. Ma quando? Sicuro di sé ed attraente, Drew è esattamente il tipo di “ragazzo ricco” che il padre di Tess odia e Tess evita. Messi insieme per un progetto scolastico, la loro tentennante amicizia scoppia in un’attrazione irresistibile. Tess cerca di tenere lontano Drew, ma in poche settimane vengono attratti in una bellissima romance.
Temendo la reazione di suo padre, Tess insiste a mantenere la loro relazione un segreto. Nel frattempo inizia a scoprire la connessione misteriosa che sente per Drew e che la riporta a giorni quasi dimenticati della sua oscura infanzia, un passato in cui sembra connessa a Drew. Mentre ogni pezzo del puzzle finisce al suo posto, e la minaccia di essere scoperti cresce, Tess deve decidere se vuole vivere una bugia o esporre i terribili eventi che hanno strappato Drew dalla sua vita tanti anni prima…
È difficile scrivere una recensione coerente di questa storia, prima di tutto perché è terribilmente emozionante e in secondo luogo perché io sono molto affezionata a questo libro e alla sua autrice.
È una storia costruita in più piani che scorrono paralleli ad ampliare una vicenda indimenticabile. La Stone è straordinaria nel rendere unica una storia che potrebbe sembrare, apparentemente, già letta. Studente appena trasferito, romance da high school… quante trame simili avete già letto? Ma la scrittrice fa di più. Accavalla due storie, due percorsi e ce li regala di nuovo intrecciati. Non lo metto in dubbio, la storia è difficile, si parla di violenza, di stress post traumatico, di traumi irrisolti, di depressione e di famiglie spezzate. È una storia di un certo impatto emotivo che lascia il lettore esausto, ma è anche una storia d’amore e di speranza, una storia sulle possibilità di sfuggire al male.
Abbiamo Tess, una ragazza che cerca di scappare alla sua situazione familiare. Quando i normali atti di ribellione adolescenziale non servono a niente, se non a peggiorare le cose, cerca di accontentare tutti, di rifugiarsi in quelle attività extrascolastiche che dovrebbero riempire il curriculum da mandare al college e che diventano un mezzo di sopravvivenza per Tess. Una pallavolista di indiscusso talento, una di quelle ragazze dall’immenso potenziale che non si applica. Ma in cosa si deva applicare Tess se sa che sfuggire è quasi impossibile. È l’indifferenza ciò che fa più male, quelle persone che si voltano dall’altra parte e che ignorano una situazione insostenibile. Quante volte ci rendiamo conto di farci scivolare addosso certe situazioni. Quante volte ci accorgiamo troppo tardi che qualcuno ha bisogno di noi? Tess è una vittima degli eventi e di suo padre, ma in un certo qual modo è la salvatrice di sé stessa. Combatte nell’unico modo che conosce, nascondendosi e schivando tutti, proteggendosi con la solitudine. È straziante leggere la sua storia e rispecchia pericolosamente quella di tantissime altre adolescenti.
Drew in modi diversi anche lui combatte contro la sua stessa famiglia, una famiglia che si impegna per soffocarlo. Al contrario di Tess si impegna in qualunque modo possibile per essere il figlio modello, anche se per anni ha cercato di essere il punto di riferimento per sua madre, vittima di una malattia terribile. La violenza non è solo fisica, è anche psicologica, quel degrado emotivo che spinge a nascondersi e a annichilirsi. Non è facile neanche per Drew, e diventa ancora più difficile quando non può far nulla per aiutare davvero Tess. Due mondi, accomunati dallo stesso grado di sofferenza. E quando il passato diventa una presenza insostenibile, quando il passato è un mostro che rischia di divorare tutto, diventa impossibile ignorarlo.
Capiamo dall’inizio che Tess e Drew, il ragazzo dal cuore d’oro, attento e premuroso, seppur con i suoi difetti, sono legati da un evento comune. Lo capiamo da quegli spazi sterminati in cui osservano gli aerei volare, ma non sappiamo perché sono accadute certe cose, perché non ricordano niente. Ed è impressionante osservare il raggiungimento della consapevolezza.
La Stone non implica risposte, non costruisce una storia “buona”. È crudele nel suo realismo, racconta un impressionante spaccato di vita vera, che mostra i volti di due ragazzi sconvolti. E lo fa benissimo.
L’ambientazione è quella di una sperduta cittadina dell’Ohio ma in un certo qual modo resta senza tempo e senza volto. Le descrizioni sono ridotte all’osso, non è il luogo che importa, ma il tempo e le emozioni che si affastellano.
Il particolare da non dimenticare? Un poster per una presentazione di fisica…
Un libro di un verismo impressionante, di una crudezza estrema, ma che lascia intravedere uno speranzoso futuro, perché in fondo da certe situazioni è possibile uscirne, bisogna solo avere coraggio. Una storia che lascia un segno, che invita a riflettere e che rimarrà con voi a lungo. Tess e Drew hanno molto da raccontare… lasciateli parlare.