Amato oppure odiato, l’Ice Bucket Challenge è diventato nel corso dell’estate il tormentone, il nodo conduttore dei social network e dei media. Prima solo sui vip, poi anche sulle persone normali, comunque in modo virale la secchiata d’acqua ghiacciata in testa è esplosa, portando con sé una ventata di informazioni sulla SLA.
Esatto, perché il tormentone non è stato un gioco goliardico fine a se stesso, bensì un modo divertente per far parlare e per far donare soldi e fondi alle associazioni nazionali che si occupano di ricerca e di lotta alla SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia rara neurodegenerativa progressiva che colpisce le cellule celebrali atte all’uso dei muscoli volontari, e che numera ormai solo in Italia circa 4000 casi, purtroppo in crescita.
Grazie al passaparola offerto dall’Ice Bucket Challenge le donazioni a favore dell’AISLA, l’Associazione Italiana per la SLA, sono ammontate a quasi un milione e quattrocentomila euro (come si può leggere sul sito ufficiale dell’ente, www.aisla.it), con l’obiettivo finale di arrivare ai due milioni entro il 21 settembre, giornata dedicata appunto alla lotta alla SLA.
Tutto ciò come premessa per raccontare dell’iniziativa di alcuni ragazzi di San Mauro, tanto semplice quanto geniale: un “Ice Bucket Challenge comunale”. Una secchiata di gruppo è organizzata per oggi, 6 settembre alle ore 15 in Piazza Gramsci di San Mauro, in cui per l’occasione si raccolgono tutte le offerte che singolarmente non verrebbero fatte perché “si pensa che siano troppo piccole, o perché ci si fa dei problemi, ci si dice che tanto non cambia nulla” (dalle parole di una mente dell’iniziativa, Giacomo Gilardi), mentre, unendo la forza di tante singole piccole offerte, si può creare qualcosa di più grande; ovviamente poi San Mauro sfiderà qualche altra città della cintura di Torino, che dovrà essere pronta a replicare. Dietro tutto ciò non c’è alcun intento politico, o scopo di lucro, soltanto una gran voglia di mettersi in prima fila per fare del bene: l’unione fa la forza non è solo un modo di dire!
(Per il video dell’Ice Bucket Challenge di domani, la prossima settimana su Youtube cercate l’hashtag #diventiamocontagiosi).
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