“Caro amico/a, vuoi farmi un regalo per Natale risparmiando un sacco di soldi?Quelle incollate qui sopra sono le parole di Zac, mi è piaciuta davvero molto la sua idea di riempire le email dei nostri contatti con quel messaggio, così l'ho anche spiaccicato in questo post, dal titolo non casualmente molto fuorviante. Lo so che qualcuno capiterà qui cercando su google tutt'altro, magari mi odierà pure, ma pazienza. Speriamo in ogni caso che legga.
L’8 dicembre, domenica, recati al piu’ vicino seggio del PD e vota Giuseppe Civati, ti costera’ due euro se non sei iscritto, sara’ gratis se hai la tessera.
Cosi’ ti sarai tolto l’annoso problema del cosa comprarmi per le feste.
Un bacio sulla fronte. Grazie.”
In fondo io credo che di regalo economico possa trattarsi. Sfido chiunque a spendere meno di due euro. Non ci riesco nemmeno io che a volte i regalini me li creo da sola. Ed è un regalo, sì, io lo credo davvero.
Ho "conosciuto" Giuseppe (Pippo) Civati grazie al sopracitato Zac in tempi non ancora del tutto sospetti. Credo di aver iniziato a leggere costantemente, quotidianamente, il suo blog all'incirca un anno fa. Non sono del Pd, non è un mistero. In certi passaggi, anche solo quest'anno, avrei declinato nei confronti di quel partito una quantità di vaffanculo esponenzialmente superiore a quelli espressi da Grillo. In quei giorni bugiardi d'aprile, mentre ero sbigottita, delusa e arrabbiata, davanti alla tv, giuravo a me stessa che mai, mai, sarei tornata a spendere altri due euro per altre primarie, che mai c'avrei davvero di nuovo creduto, così non sarei mai stata di nuovo tanto amareggiata.
Eppure è più forte di me, per fortuna, aggiungerei.
Non riesco a essere politicamente indifferente, sono indecisa e insicura praticamente su tutto, ma sulle mie idee no. Voterò Civati con assoluta convinzione domenica e lui non è il meno peggio, lui è il meglio. Non sarà un voto contro Renzi o contro Cuperlo, sarà solo un voto per Civati, perché se lo merita. E perché me lo merito anch'io uno come lui a rappresentarmi.
Quando dico che andrò alle primarie mi chiedono E chi voti, Renzi o Cuperlo?, come se Civati nemmeno esistesse. Quando glielo dico mi ridono in faccia.
Il 9 dicembre riderò io in faccia ai grandi cuperliani, la cui maggiore argomentazione a sostegno del loro voto è che non deve vincere Renzi. Sì, il ballottaggio ci sarà, ma a sfidare il grande favorito non sarà il più bello (???) e democratico dei democratici, no. Ci sarà quello che sogna di cambiare il Pd.
Non sono mai stata tanto ottimista.
Se per caso tu che passi da queste parti hai la mia età non puoi dire che non te ne frega niente. Non ti è permesso essere indifferente. La politica determina per forza di cose la tua vita, quindi tanto vale che tu provi ad anticiparla e a cambiarla prima. Le cose cambiano cambiandole, perciò smettiamo di aspettare che facciano qualcosa gli altri, smettiamo di delegare e spendiamo due euro. Risparmia due sigarette, su.
Non faccio campagna elettorale contro qualcuno, non mi piace, ma se per caso, tu che hai la mia età, sogni di cambiare la sinistra votando Renzi, per favore, metti la freccia e sposta la tua matita un po' più in là. Matteo è carino, ha un accento che io personalmente trovo meraviglioso, ma non è più il rottamatore che sembrava una volta. E poi, scusa, tu hai capito che cosa propone? Perché a me sembra che abbia le idee un po' confuse, cambia idea in fretta il sindaco.
Se sei giovane come me vota per Civati e no, non è un voto contro Renzi, è un voto anche per te. È un regalino per tutti noi, la sinistra diventerà un posto migliore e magari anche l'Italia.
Se sei uno di quelli che hanno votato Grillo per fare un dispetto al Pd (che i dispetti se li merita tutti, in realtà) torna indietro. Tu vuoi un futuro, vero? Che cosa credi che importi del futuro a un movimento politico il cui leader non fa altro che preannunciare la fine del mondo?
Ventenni d'Italia, facciamolo finire noi il ventennio. Non sarà certo una decadenza di un tipo che neanche si presentava mai in Senato a dare una svolta alle coscienze. Smettiamo di parlare di decadenza e iniziamo a pretendere almeno un po' di decenza. E Pippo Civati è molto più che decente. Diamo a lui le chiavi della terza repubblica e poi camminiamoci dentro insieme, le generazioni che c'hanno preceduto non hanno compiuto scelte azzeccate e ci hanno fatto vivere il nostro primo (e finora unico) ventennio alle prese con gente per niente raccomandabile, e non mi riferisco solo al decaduto, ma soprattutto a chi avrebbe dovuto combatterlo.
I nostri genitori hanno sbagliato. Noi proviamo a non farlo e a regalarci anni migliori. Ci meritiamo ventenni più belli di quello che c'ha visto diventare grandi, io credo che Civati sia un'ottima alternativa. Uno che, se vincesse (e vincerà), darebbe fastidio a molti, praticamente a tutti quelli che hanno reso l'Italia un brutto Paese su cui ridere. Non dovrebbe rendere conto a nessun D'Alema, Franceschini, Finocchiaro, perché nessuno di loro è salito sul suo carro. Lui è libero. E ha idee belle, in cui io mi riconosco. Ha anche una strana qualità: è coerente. Lui capisce le cose prima, ha una visione d'insieme molto precisa e lucida, sa sempre dove sono i problemi, ma nessuno lo ascolta.
Noi sì, vero?
E se tu che passi da queste parti sei uno di quelli che dice Civati sì, mi piace, ma figuriamoci se andrò
Fonte
a spendere due euro per un partito che, tra l'altro, fa schifo, sappi che, secondo me, stai clamorosamente sbagliando. Se Civati ti piace vai a votarlo, poi ci penserà lui a rendere il Pd un posto migliore. Se non lo voti vinceranno gli altri e con gli altri le cose non so quanto possano diventare più piacevoli.E se infine tu non hai alcuna intenzione di votare perché:
- chi se ne frega;
- la politica fa schifo;
- sono tutti uguali;
- non cambia mai niente;
- ci vuole la rivoluzione (e perché sei al calduccio a casa?);
- tanto vincerà Renzi;
be', se tu non voterai perché ti piace fare spallucce e aspettare una grazia dal cielo, poi non lamentarti, non ne hai il diritto. Va bene che si vota l'8 dicembre, ma non arriverà nessuna grazia dal cielo a tamponare le tue assenze.
La fortuna non esiste, come sostiene Calabresi, c'è solo il talento che incontra l'occasione. Civati c'ha messo tutto il suo talento, la sua testa, le sue idee, il suo cuore, noi diamogli l'occasione per dimostrare che le sue non sono solo belle parole.
Le cose non cambieranno se non cambierà la politica. E la politica può cambiare. Adesso abbiamo in mano l'asso che spariglierà le carte di chi si riempie la bocca di sinistra e poi si alliscia Marchionne, si chiude nei palazzi e vomita al pensiero di votare un uomo tanto estremista quanto Rodotà.
Civati non è un bluff. Caliamo l'asso e vinciamo il futuro.
Lascio qui alcuni link di post recenti di Ci[w]ati che mi sono tanto piaciuti: - I gufi ci mancavano, 2 dicembre - La settimana del No, 2 dicembre - Che bel tempo che fa, 1 dicembre (Dai su, è anche simpaticissimo, e il superlativo assoluto non è un caso!) - La rincorsa, 28 novembre - La rivincita, 27 novembre - Cuperlo, il disprezzo di chi è sempre dalla parte di chi comanda, 20 novembre
E comunque il suo blog leggetelo. La sua passione per la politica non vi lascerà dubbi.