Platone ha sempre sostenuto che gli oggetti del mondo materiale fossero pallide imitazioni di archetipi ideali, immutabili, perfetti, eterni. Attraverso l'osservazione della realtà, ci si ricordava vagamente di ciò che si aveva già visto prima che il l'anima precipitasse nel corpo.
Da qui, il neoplatonico Plotino ne ricavò una lettura "spirituale" del grande filosofo greco, sostenendo che la più grande aspirazione umana era quella di liberarsi delle catene della materia per ascendere all'Idea, al principio primigenio universale.
Come mai Platone ed il neoplatonismo piacessero tanto ai cristiani è, quindi, intuibile.
A parte queste disquisizioni intellettualistiche, qualcosa di vero deve esserci.
Avete mai fatto caso al fatto che sappiamo riconoscere la Bellezza da sempre, anche se non abbiamo studiato? Siamo naturalmente attratti verso ciò che reputiamo Bello.
Come mai?
Forse che davvero siamo inconsciamente programmati a riconoscere la Bellezza?
E quando sarebbe avvenuta questa programmazione?
Ad opera di chi?
Ed a cosa fa riferimento il nostro addestramento? Rispetto a cosa, cioè, riteniamo un elemento o una persona bella? Esistono, quindi, davvero dei modelli di riferimento da qualche parte?
E, infine, restando sul terra terra...avete mai avuto la sensazione di esservi avvicinati al Modello ideale, nell'incontrare una persona?
Marquis