Formaggi freschi fatti in casa, Cathy Ytak, Guido Tommasi ed.
Il piacere di abbinare diversi tipi di latte e gli ingredienti che più vi piacciono si traduce non solo nella gioia di produrre il formaggio fresco in casa ma anche nella scoperta di sapori autentici. Sia che desideriate far rivivere il sapore del vero formaggio bianco cremoso o accompagnare i pomodori con un saporito tornino di capra fatto in casa, questo libro, pratico vi propone tante ricette di formaggi freschi e genuini, tutti i segreti della loro produzione, con o senza formaggera automatica, e molte idee interessanti per utilizzarli in cucina: conditi semplicemente con un filo di olio d’oliva, racchiusi in una soffice omelette o in una torta cremosa spolverata di zucchero a velo…
Hamburger all’italiana. Ricette, segreti e grandi chef in nome del Fast Food, F.Fimiani, Edt
Prendete il panino più diffuso del pianeta. Passatelo nella cucina migliore del mondo. Aggiungete una spolverata di grandi chef. Guarnite con il tocco spicy di Joe Bastianich. Ed ecco pronto l’hamburger all’italiana. Ricette, consigli, segreti e curiosità per preparare il quarter pounder con gli impareggiabili prodotti del Buon Paese. Con le ricette gourmet di: Gabriele Bonci, Moreno Cedroni, Alessandro “Ino Panino” Frassica, Luca Montersino. Prefazione di Joe Bastianich. In collaborazione con l’Hamburgheria di Eataly.
Affamato come una tigre. A tavola con Sandokan, Andrea Perin, Leone verde
Non è vero che gli eroi vivono di sola avventura!
Sandokan e Yanez, appena possono, lasciano carabina e kriss e mangiano con appetito quello che la jungla e i cuochi improvvisati riescono a preparare:
babirussa arrosto, riso e fagiuoli secchi, anitra bramina arrostita, mostruose frittate, sogliole larghe come un cappello, carri di pesce secco ed erbe aromatiche. Sono piatti che lo scrittore Emilio Salgari ha immaginato sulla scorta delle enciclopedie e dei libri di viaggio, e soprattutto della sua fantasia. Sono un incontro tra ingredienti esotici e cucina tradizionale, una sorta di meticciato inconsapevole evocato da un italiano del primo Novecento.
Partendo dagli episodi dei libri del ciclo dei Pirati della Malesia, questo libro propone una serie di piatti che sono consapevolmente meticci: mantengono la forza dell’avventura dei pasti di Sandokan e Yanez e fanno incontrare la cucina italiana dell’Ottocento con gli ingredienti che stanno
arrivando insieme ai nuovi cittadini da tutto il mondo.
Andrea Perin, architetto museografo, vive a Milano. Per mestiere progetta l’allestimento di mostre e di musei. Per passione si occupa di cucina e dei suoi significati. Tra i suoi titoli La fame aguzza l’ingegno. Cucina buona in tempi difficili (Eléuthera, 2005); Ricette scorrette. Racconti e piatti di cucina meticcia (Eléuthera, 2009); e con Francesca Tasso Il sapore dell’arte. Guida gastronomi cca ai musei del Castello Sforzesco di Milano (Skira, 2010)
Tortellino. Grazia e ricchezza, G.Marco Pedroni, Pendragon
Un volumetto monografico sul tortellino, re della tavola italiana. Storia, cultura e letteratura, ricette e indicazioni precise per realizzarlo e gustarlo al meglio: il tutto completato da un ricco corredo di immagini a colori, per seguirne passo passo la preparazione. Non mancano le insospettabili declinazioni contemporanee e i suggerimenti sui vini d’accompagnamento. In coda, una bibliografia ampia ed esaustiva, comprendente anche opere antiche.
Alice Tocklas, I biscotti di Baudelaire, Bollati Boringhieri
Con il loro salotto artistico e letterario – che negli anni tra le due guerre era frequentato, tra gli altri, da Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald, Sherwood Anderson – Alice B. Toklas e Gertrude Stein hanno fatto un pezzo di storia. Ma quando, dopo la morte di Gertrude, un editore chiese ad Alice di scrivere le sue memorie, lei si schermì dicendo che al massimo sarebbe stata in grado di scrivere un libro di cucina. L’editore promise di accontentarsi, ma Toklas fece molto di più. Uscito nel 1954 in America con il titolo “The Alice B. Toklas Cook Book”, “I biscotti di Baudelaire” è una raccolta di ricette e di ricordi non solo culinari, di aneddoti divertenti, di convinte opinioni su questioni gastronomiche ma anche artistiche, di viaggi tra Francia e America, di pranzi e cene a casa di artisti bohémien ma anche di ricchi e famosi. E così ecco i piatti, le idee, gli spunti di ricette che Alice condivideva con gli amici: il branzino di Picasso, per esempio, decorato con uova sode, tartufi ed erbe tritate (“Quando lo servii Picasso diede in esclamazioni di meraviglia. Poi aggiunse: Non sarebbe stato meglio prepararlo in onore di Matisse?”), le uova alla Francis Picabia (“il solo pittore da cui riuscii mai ad avere una ricetta”), le mele glassate di Cecil Beaton, la crema di Josephine Baker, la minestra di alloro di Dora Maar, il caffè di James Joyce e quegli incredibili biscotti di Baudelaire…