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IED/ Improvised Explosive Device

Creato il 11 gennaio 2012 da Antonio Conte

Gli ordigni esplosivi improvvisati, più comunemente conosciuti come IED (Improvised Esplosive Device), sono ordigni realizzati in maniera artigianale tramite l’impiego di esplosivi recuperati da parti di ordigni convenzionali (proiettili e mine) ed esplosivi artigianali fatti in casa. Gli IED possono essere di varie dimensioni e forme e contenere quantitativi differenti di esplosivo, mediamente tra i 10 e 20 chilogrammi. A volte possono essere anche più potenti e vengono posizionati più spesso sulle strade in terra battuta, in quanto l’asfalto richiede tempi più lunghi per la messa in opera dell’ordigno. In molti casi si tratta di ordigni a pressione, che esplodono al passaggio dei veicoli, in altri casi le bombe vengono fatte esplodere da un comando a distanza, via filo o tramite impulsi, anche se quest’ultima tipologia è meno utilizzata in quanto i mazzi militari dispongono, su vasta scala, di contromisure elettroniche che disturbano il segnale che comanda l’esplosione.

In Afghanistan essi rappresentano una delle maggiori minacce  e vengono frequentemente  utilizzati degli insurgents contro le Forze della Coalizione e contro le Forze di Sicurezza afgane, colpendo indistintamente anche la popolazione locale nella sua quotidianità.

Ogni Task Force sul terreno, per contrastare in maniera proficua questa minaccia ha, inserita tra i propri uomini, una componente del Genio che contribuisce ad innalzare l’attenzione contro questo subdolo nemico.

Fonte: Difesa


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