Gli ordigni esplosivi improvvisati, più comunemente conosciuti come IED (Improvised Esplosive Device), sono ordigni realizzati in maniera artigianale tramite l’impiego di esplosivi recuperati da parti di ordigni convenzionali (proiettili e mine) ed esplosivi artigianali fatti in casa. Gli IED possono essere di varie dimensioni e forme e contenere quantitativi differenti di esplosivo, mediamente tra i 10 e 20 chilogrammi. A volte possono essere anche più potenti e vengono posizionati più spesso sulle strade in terra battuta, in quanto l’asfalto richiede tempi più lunghi per la messa in opera dell’ordigno. In molti casi si tratta di ordigni a pressione, che esplodono al passaggio dei veicoli, in altri casi le bombe vengono fatte esplodere da un comando a distanza, via filo o tramite impulsi, anche se quest’ultima tipologia è meno utilizzata in quanto i mazzi militari dispongono, su vasta scala, di contromisure elettroniche che disturbano il segnale che comanda l’esplosione.
In Afghanistan essi rappresentano una delle maggiori minacce e vengono frequentemente utilizzati degli insurgents contro le Forze della Coalizione e contro le Forze di Sicurezza afgane, colpendo indistintamente anche la popolazione locale nella sua quotidianità.
Ogni Task Force sul terreno, per contrastare in maniera proficua questa minaccia ha, inserita tra i propri uomini, una componente del Genio che contribuisce ad innalzare l’attenzione contro questo subdolo nemico.
Fonte: Difesa